Guida Dichiarazione dei Redditi 2024Ci saranno diverse novità per la compilazione della Dichiarazione dei Redditi 2024: ecco una guida completa.


La Dichiarazione dei Redditi è l’adempimento formale necessario per comunicare all’Agenzia delle Entrate i redditi prodotti in un certo anno d’imposta e l’importo Irpef dovuto.

In quella del 2024, bisognerà comunicare i redditi prodotti nel 2023.

Vediamo allora una guida completa sulla dichiarazione dei redditi 2024.

Guida Dichiarazione dei Redditi 2024: chi deve presentarla

Come stabilito, dall’art.3 del Tuir, a dover presentare la dichiarazione dei redditi sono i:

  • Soggetti fiscalmente residenti in Italia per i redditi percepiti ovunque nell’anno fiscale precedente (in questo caso, il 2023);
  • Soggetti fiscalmente residenti all’estero, per quanto riguarda i redditi percepiti in Italia (sempre, in questo caso, nel 2023).

Guida Dichiarazione dei Redditi 2024: quali sono i redditi da indicare quest’anno

Per il 2024, occorrerà indicare i seguenti redditi:

  • Di capitale, ovvero interessi e altri proventi derivanti da mutui, depositi e conti correnti e altre attività finanziarie percepite al di fuori dell’esercizio di attività di impresa;
  • Di lavoro autonomo;
  • Fondiari, relativi a terreni e fabbricati;
  • Di lavoro dipendente, inclusi i redditi assimilati e da pensione;
  • Di impresa;
  • Redditi diversi, indicati nell’art.67 del Tuir.

Guida Dichiarazione dei Redditi 2024Guida Dichiarazione dei Redditi 2024: come presentarla

Le persone fisiche, per la presentazione della dichiarazione dei redditi, possono usare il modello Redditi PF oppure il modello 730.

Per i soggetti diversi dalle persone fisiche, invece, sono disponibili: il modello Redditi SP (per le società di persone), il modello Redditi SC (per le società di capitali) e il modello Redditi ENC (per gli enti non commerciali).

I contribuenti hanno la possibilità di utilizzare anche la dichiarazione dei redditi online, con l’opzione del modello precompilato, messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

Il modello 730 precompilato viene predisposto grazie ai dati che affluiscono nella banca dati dell’Agenzia delle Entrate, come quelli che derivano dal Modello 770 del datore di lavoro (o sostituto d’imposta), dal sistema sanitario, etc.

La dichiarazione precompilata può essere modificata o inviata così com’è se le informazioni risultano corrette.

Guida Dichiarazione dei Redditi 2024: le aliquote Irpef

Con la Dichiarazione dei Redditi è possibile avere un conguaglio dell’Irpef dovuta sul reddito complessivo del contribuente.
Sul reddito totale emerso, quindi, si applicano le aliquote Irpef, in base allo scaglione di reddito in cui si è.

Teniamo in considerazione le aliquote in vigore nel 2023 (che saranno applicate per la dichiarazione dei redditi del 2024):

  • Redditi fino a 15mila euro: aliquota Irpef 23%;
  • Da 15.000,01 a 28 mila euro: aliquota Irpef 25%;
  • Da 28.000,01 a 50 mila euro: aliquota Irpef 35%:
  • Oltre 50 mila euro: aliquota Irpef 43%.

Tutte le novità per la Dichiarazione dei Redditi 2024

Tra le novità introdotte quest’anno, c’è la possibilità per i possessori di partite iva di accedere alla dichiarazione dei redditi precompilata. Si tratta di una novità sperimentale, che potrebbe essere confermata anche per gli anni successivi.

Cambieranno anche le scadenze per la presentazione della dichiarazione dei redditi: anticipata la scadenza dal 30 novembre al 30 settembre 2024.

Per i dipendenti e i pensionati che presenteranno il Modello 730 sarà possibile verificare i dati raccolti dall’Agenzia delle Entrate, prima di presentare la dichiarazione. Nel corso dell’anno, arriveranno istruzioni più dettagliate sulle modalità per accedere a questi dati.

Sempre riguardo il Modello 730, dal 2024, lo potranno utilizzare tutte le persone fisiche che non hanno una partita iva, per qualunque tipologia di reddito.

Per i rimborsi Irpef, chi ha redditi da lavoro dipendente potrà chiedere all’Agenzia delle Entrate di erogare i soldi direttamente e non passando dall’azienda (e quindi dalla busta paga).
Se invece non c’è un rimborso, ma un saldo Irpef, potrà comunque effettuarlo senza passare dall’azienda, pagando mediante modello F24. Il versamento potrà essere diviso in più tranche, passando da 6 a 7 rate e l’ultima data sarà il 16 dicembre 2024.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it