gettito, ifel, regoleLa Direzione centrale della Finanza locale del Ministero dell’Interno comunica che è in corso di perfezionamento il decreto interministeriale con il quale si attribuisce, a 1.831 comuni, la terza tranche del contributo Imu-Tasi spettante per l’anno 2016.

 

Si tratta di un contributo pari, complessivamente, a 390 milioni di euro per l’anno 2016 destinato a 1.831 comuni delle regioni a statuto ordinario e delle regioni a statuto speciale Friuli Venezia Giulia, Siciliana e Sardegna. Il relativo elenco delle attribuzioni è stato anticipato dalla Direzione centrale del Ministero dell’Interno al fine di agevolare gli enti beneficiari che siano ancora in fase di predisposizione del bilancio di previsione 2016 (vedi allegato all’articolo).

 

Gli importi attribuiti potranno essere effettivamente corrisposti soltanto dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del provvedimento definitivo.

 

È in corso di perfezionamento il decreto interministeriale, previsto dall’articolo 1, comma 20, della legge di stabilità 2016 (legge 28 dicembre 2015, n. 208), con il quale si provvede a stabilire – per n. 1.831 comuni delle regioni a statuto ordinario e delle regioni a statuto speciale Friuli Venezia Giulia, Siciliana e Sardegna – le quote spettanti del contributo, pari complessivamente a 390 milioni di euro per l’anno 2016, in misura proporzionale a quelle già definite con il precedente decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell’interno del 6 novembre 2014, tenendo conto dei gettiti dell’IMU e della TASI.

 

Si fa presente che le somme non sono da considerarsi tra le entrate finali dell’ente rilevanti ai fini del vincolo del pareggio di bilancio, introdotto dalla legge di stabilità a decorrere dall’anno 2016.

 

Il relativo elenco delle attribuzioni viene anticipato per rendere noto l’importo spettante ai comuni interessati, al fine di agevolare gli enti ancora in fase di predisposizione del bilancio di previsione 2016.

 

Gli importi attribuiti potranno essere effettivamente corrisposti soltanto dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del provvedimento definitivo.