Nell’ultimo incontro tra il Ministro Daniela Santanchè, il Viceministro all’Economia Maurizio Leo e il Presidente dell’Anci Roberto Pella si è discusso il futuro dell’imposta di soggiorno: ecco quali potrebbero essere le prossime novità.
L’incontro ha avuto come focus la possibile riforma dell’imposta di soggiorno, con l’obiettivo di uniformare e semplificare le norme applicabili su scala nazionale: lo scopo è rendere l’imposta di soggiorno più equa e funzionale, rispondendo alle esigenze del settore turistico e delle amministrazioni locali.
Il resoconto dell’incontro tra Governo e Anci sul uturo dell’imposta di soggiorno
Durante la riunione, è emersa la volontà di trasformare l’imposta di soggiorno in un tributo di scopo, il cui ricavato sarà destinato esclusivamente al settore turistico. Questo cambiamento mira a garantire che i fondi raccolti siano reinvestiti in iniziative che possano direttamente beneficiare il turismo, migliorando così le infrastrutture e i servizi destinati ai visitatori. La proposta include anche l’espansione dell’applicazione dell’imposta a tutti i comuni, ma su base volontaria, consentendo così alle amministrazioni locali di decidere autonomamente se adottare questa misura.
Un altro punto cruciale discusso è la destinazione dei fondi, che, oltre al settore turistico, potrebbero essere utilizzati per il miglioramento del decoro urbano e della sicurezza pubblica. Questo è stato uno dei temi sollevati dall’Anci, che ha chiesto che una parte delle entrate sia impiegata per aumentare la qualità della vita nelle aree ospitanti e per garantire un ambiente più sicuro e accogliente per i turisti.
Per approfondire questi aspetti e definire le modalità di applicazione, è stato deciso di convocare la prossima settimana un tavolo tecnico. Questo gruppo di lavoro avrà il compito di esaminare nel dettaglio le fasce di prezzo dell’imposta, affinché possa essere proporzionata al costo della stanza e calcolata per persona, rendendo così il tributo più equo e trasparente.
Le dichiarazioni
Il Viceministro Maurizio Leo ha sottolineato l’importanza di semplificare le procedure per gli albergatori, riducendo il carico burocratico e facilitando la gestione dell’imposta. Allo stesso tempo, ha enfatizzato la necessità di garantire un controllo efficace da parte dei comuni, assicurando che le regole siano uniformi e applicabili su tutto il territorio nazionale. “È fondamentale stabilire regole uniformi a livello nazionale”, ha dichiarato Leo, sottolineando la necessità di una riforma che possa semplificare la gestione dell’imposta e migliorare la sua efficacia.
Il Ministro Daniela Santanchè ha evidenziato come il turismo rappresenti un pilastro fondamentale per l’economia e per i bilanci comunali. Ha sottolineato che l’imposta di soggiorno deve essere gestita in modo da trasformare il turismo in un’opportunità per i residenti, piuttosto che in una minaccia. “Dobbiamo evitare approcci ideologici e lavorare per una distribuzione più equa di questa imposta”, ha affermato Santanchè, facendo appello a un approccio pragmatico e orientato ai risultati.
Infine, il Presidente dell’Anci, Roberto Pella, ha espresso un apprezzamento per l’idea di ampliare l’applicazione dell’imposta a tutti i comuni. Ha ribadito l’importanza della semplificazione delle normative e della protezione degli albergatori e dei sindaci, che devono poter gestire al meglio le risorse e garantire una distribuzione equa dei benefici derivanti dall’imposta.
Che cos’è l’imposta di soggiorno?
L’imposta di soggiorno è una tassa applicata ai turisti che pernottano in strutture ricettive come hotel, bed and breakfast, campeggi e case vacanza. Questa tassa viene generalmente addebitata per ogni notte di soggiorno e può variare in base alla località e alla tipologia di struttura.
L’imposta di soggiorno ha diversi scopi:
- finanziamento dei servizi turistici: i proventi dell’imposta vengono spesso utilizzati per finanziare servizi e infrastrutture che migliorano l’esperienza turistica, come la manutenzione dei luoghi di interesse, il miglioramento delle strutture pubbliche e dei servizi di trasporto;
- sostenibilità del turismo: contribuisce a coprire i costi legati all’impatto del turismo sulla comunità locale, come il decoro urbano e la sicurezza;
- gestione dei flussi turistici: in alcune località, l’imposta può aiutare a gestire e regolare i flussi turistici, evitando sovraccarichi eccessivi nei periodi di alta affluenza.
La modalità di applicazione dell’imposta di soggiorno può variare:
- importo: l’importo può essere fisso o variabile, e spesso dipende dalla categoria della struttura ricettiva (ad esempio, hotel a 3 stelle vs. hotel a 5 stelle).
- durata: viene calcolata per ogni notte di soggiorno e può avere un limite massimo per numero di notti.
- esenzioni: in molti casi, sono previste esenzioni o riduzioni per categorie specifiche, come bambini, residenti o soggiorni prolungati.
Le regole e le modalità di applicazione possono variare da una località all’altra, poiché l’imposta di soggiorno è spesso stabilita e gestita a livello comunale o regionale.
Strumenti che supportano i Comuni nella gestione, contabilizzazione e accertamento della tassa
Ricordiamo che esistono strumenti per aiutare i Comuni come TravelTax, realizzato dalla Società Golem Net, software house specializzata in soluzioni dedicate alle PA.
Si tratta di una piattaforma software che risponde alle esigenze delle Amministrazioni comunali per la gestione, contabilizzazione e accertamento della Tassa di soggiorno.
Si tratta di uno strumento intuitivo e completo che agevola l’interazione tra struttura ricettiva e Comune, semplificando gli adempimenti legati alla Tassa di Soggiorno, permettendo all’Ente di avere un controllo completo sui flussi turistici e un monitoraggio puntuale sui versamenti ricevuti.
Un unico strumento, intuitivo e completo per tutti gli attori di questo processo:
- la Direzione Turismo dell’Ente;
- il SUAP;
- il Nucleo di Controllo dei Vigili Urbani;
- l’ufficio Ragioneria dell’ente locale;
- la struttura ricettiva.
Ogni soggetto si registrerà alla piattaforma e potrà comunicare/ricevere info da ogni ufficio preposto.
In precedenza una pratica avviata con il SUAP doveva poi essere trasmessa agli uffici turistici, ai vigili urbani ed anche alla ragioneria per i dovuti controlli on-site e la riscossione dell’imposta.
I tempi e la “sicurezza” nella trasmissione erano poco rassicuranti.
Anche la struttura ricettiva, in caso di informazioni, di trasmissione di dati o di richieste, doveva inviare numerose mail a diversi uffici.
Ad ogni passaggio corrispondeva un diverso modulo, una diversa richiesta, una diversa tempistica: alimentando a dismisura il carico amministrativo per gli uffici e il tempo da impiegare per portare a termine la consegna per l’albergatore.
Adesso tutto questo labirinto è stato eliminato: latassadisoggiorno.it è un unico portale web che consente di armonizzare tutte le informazioni sia dal lato dell’Ente sia dal lato della struttura ricettiva.