Rapida approvazione dell’Aula delle norme riguardanti il programma annuale delle fusioni di comuni, con l’accoglimento di un emendamento delle opposizioni (M5S e NCD) da esse ritirato e fatto proprio dalla Giunta che introduce modifiche puntuali, e le variazioni di Unioni a seguito di fusioni di Comuni.

Di seguito, velocemente sono stati accolti senza emendamenti gli articoli concernenti l’autonomia delle Unioni (10 e 11, rispettivamente su statuti e regolamenti). Una modifica di Martines (Pd) all’articolo 12 (organi dell’Unione) stabilisce che lo statuto delle Unioni composte da almeno 10 Comuni o da – e qui la novità – almeno 100.000 abitanti possa prevedere l’istituzione di un ufficio di presidenza con fusioni esecutive, determinando in tal caso le competenze e la relativa composizione.

Emendamenti anche all’articolo relativo all’Assemblea. Dalla Giunta l’introduzione di criteri correttivi per dar maggior peso in seno all’Assemblea ai comuni turistici, per incrementare il peso dei comuni più popolosi, per riconoscere la possibilità di delega al sindaco che nell’Assemblea si trovi in una situazione di incompatibilità, per ridurre il numero degli atti di competenza dell’Assemblea per una procedura più snella.

Con un emendamento di Martines, subemendato da Shaurli (Pd) si precisa poi che per 10 anni dalla costituzione del nuovo ente il numero di voti espressi in Assemblea dal sindaco di un comune risultate da fusione successiva all’entrata in vigore della legge sia pari alla somma dei voti che i singoli comuni fusi avrebbero avuto singolarmente. Senza modifiche sono stati poi approvati gli articoli 14 (sul presidente eletto dall’Assemblea), 15 (organo revisore,) 16 (Commissioni intercomunali) e 17 (Piano dell’Unione), articolo questo che apre il Capo relativo alle disposizioni sulla organizzazione e sul personale.

Presentati infine gli emendamenti, della Giunta e del consigliere Paviotti (Citt), al successivo articolo sulla figura del direttore. Discussione e votazione sono state rinviate a domani, quando la seduta però si inizierà alle 10.00 con il Question Time, ovvero con le interrogazioni dei consiglieri a risposta immediata da parte dell’Esecutivo.

È quanto rende noto la Regione Friuli Venezia Giulia.

 

 

FONTE: AgenParl – Agenzia Parlamentare per l’Informazione Politica ed Economica

AUTORE: Riccardo Angelo Ronconi

 

 

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