IFEL pubblica una nota di approfondimento sul Fondo di solidarietà 2016 e, nell’area riservata, il quadro esplicativo relativo a ciascun Comune sulla formazione delle risorse standard e del Fondo attraverso una più sistematica esposizione dei dati, corredata dai chiarimenti contenuti nelle note a ciascuna tabella.
Sono inoltre riportate le ulteriori assegnazioni determinate dai diversi provvedimenti legislativi (dl 102/2013, legge di stabilità 2014, legge di stabilità 2016).
Per una migliore comprensione delle tabelle, si raccomanda la lettura della nota di approfondimento e delle note esplicative a ciascuna tabella.
I dati pubblicati, accessibili nell’ “Area riservata” del sito IFEL (nella sezione “STIME IMU dal 2012 al 2016 E CALCOLO FSR E FSC”) utilizzando le credenziali di accesso già in possesso di ciascun Comune, riprendono gli importi già resi noti dal Ministero dell’Interno e comprendono le stime ministeriali dei gettiti standard dell’IMU della Tasi (che confermano i dati 2015) e dell’FSC 2016.
Per i Comuni delle regioni Valle d’Aosta e Friuli-Venezia Giulia, esclusi dall’applicazione dell’FSC, si riportano i dati dei gettiti standard, dei ristori e dei contributi eventualmente previsti dalla legge. Per i Comuni delle Province autonome di Trento e Bolzano, regolati da leggi locali anche sotto il profilo fiscale, sono esposti soltanto alcuni dati relativi alle poche assegnazioni statali applicabili.
In caso di smarrimento delle credenziali di accesso all’Area riservata del sito IFEL, si prega di richiederle esclusivamente per posta elettronica, all’indirizzo info@fondazioneifel.it
Il percorso di determinazione e riparto del Fondo di solidarietà comunale 2016 si è parzialmente concluso con la Conferenza Stato-Città del 24 marzo scorso, che ha approvato due note metodologiche, la prima relativa al calcolo del Fondo fino alla determinazione della componente perequativa e la seconda riguardante il primo riparto dei gettiti aboliti con la Legge di stabilità 2016. Le due note Mef danno conto della composizione complessiva dell’FSC 2016 che è di fatto articolato in due componenti: la prima relativa al riequilibrio delle risorse che avviene attraverso la trattenuta dall’IMU, quest’anno fortemente ridotta (dal 38,23 al 22,43% dell’IMU standard) e alla perequazione (quest’anno ampliata dal 20 al 30%); la seconda costituita dal ristoro dei gettiti perduti per le esenzioni e le agevolazioni decise dalla legge di stabilità, ristori che avvengono ad aliquota effettiva e che non sono coinvolti nel processo di riequilibrio e perequazione.
La procedura di calcolo del FSC segue gli stessi criteri di riparto utilizzati per il 2015, tenendo però conto della modifica della percentuale da distribuire con il meccanismo della perequazione, che aumenta dal 20% al 30%, come previsto dalla legge n. 208/2015. Tale previsione, congiuntamente all’aggiornamento dei fabbisogni standard e delle capacità fiscali, comporta per il 2016 un effetto perequativo ulteriore rispetto al 2015. Quest’ultimo effetto (rigo 20), sommato alla differenza tra le risorse standard complessive 2016 e i gettiti IMU e Tasi ad aliquota base al netto della nuova quota di alimentazione (righi 18 e 19), determina l’importo del FSC 2016, prima dei ristori dei gettiti aboliti (rigo 21, corrispondente alla voce B11 del prospetto Min. Interno). È opportuno ripetere che per confrontare l’FSC 2015 con l’assegnazione del 2016 (ristori esclusi) è necessario sommare a quest’ultima l’importo della maggiore IMU che resta nelle casse comunali per via della diminuzione della trattenuta, di cui al quadro B.
A partire dall’anno 2016 la dotazione finale del FSC è incrementata di 3.767,45 mln., per compensare i minori gettiti IMU e TASI derivanti dalle modifiche normative apportate dalla citata legge ed il fondo riservato ai Comuni con Tasi “sotto standard” accantonato per 80 mln. di euro (art. 1, co. 17, della legge n. 208/2015). I ristori che costituiscono parte integrante del FSC 2016 si riferiscono alla stima dei rispettivi gettiti 2015.
Fondo di solidarietà comunale 2021: in Gazzetta Ufficiale i criteri di ripartizione.