Il fondo compensativo Imu-Tasi stanziato dal Governo per sostenere le casse dei Comuni, già ridotto a livello nazionale dai 625 milioni del 2014 ai 472 milioni del 2015, scenderà nel 2016 a 390 milioni, -17% in un anno. E’ il dato emerso stamani al convegno ‘Legge di Stabilità 2016: risultati raggiunti e problemi aperti’ organizzato da Anci.
Il presidente di Anci Liguria e sindaco di Genova, Marco Doria dice: “Perché l’obbligo di contribuire al risanamento dei conti pubblici è stato così sbilanciato sugli Enti locali?”.
Ancora non sono risolti i problemi finanziari che sono stati creati dalla Legge di stabilità e che mettono a rischio i servizi che gli enti di area vasta assicurano ai cittadini: dal mantenimento della percorribilità degli oltre 130 mila chilometri di strade provinciali alla messa in sicurezza delle 5 mila scuole superiori del Paese, alla possibilità di mettere in campo interventi che contrastino il dissesto idrogeologico.
Interessa soprattutto i mini enti, invece, la questione dell’Imu sui terreni, che va rimessa in agenda perché impone una devoluzione allo Stato del gettito stimato quale che sia il gettito realmente percepito (spesso più basso).
La metodologia in base alla quale deve essere ripartito tale contributo, tenendo anche conto dei gettiti standard ed effettivi dell’IMU e della TASI e della verifica del gettito per l’anno 2014, è stata approvata nella Conferenza Stato-città ed autonomie locali del 16 luglio scorso. Si fa presente che gli importi attribuiti potranno essere effettivamente corrisposti soltanto dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale e che le stesse somme non saranno da considerarsi tra le entrate finali dell’ente rilevanti ai fini del patto di stabilità interno, di cui all’art. 31, comma 3, della legge 12 novembre 2011, n. 183.