La spesa certificata alla Commissione europea il 31 maggio dall’Italia in attuazione dei programmi finanziati dai fondi comunitari ha raggiunto il 56% della dotazione totale, con un miglioramento rispetto alla rilevazione al 31 dicembre, anche se ancora lievemente al di sotto dell’obiettivo fissato (-0,6 punti rispetto al target nazionale) (cfr. figura 1).
Il risultato emerge dai dati che misurano lo stato di attuazione della politica di coesione del Paese, aggiornati alla fine del mese scorso e validati dalla Ragioneria generale dello Stato e dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica (Dps).
Pur scontando la tradizionale concentrazione della spesa a fine anno, questi dati segnalano la necessità di rafforzare la vigilanza e l’azione di accelerazione dell’attuazione, in particolare per quanto riguarda i programmi maggiormente in ritardo.
Come per le precedenti scadenze, permangono importanti differenze tra il Nord e il Sud (ma anche all’interno delle due grandi aree): nel Centro-Nord le spese certificate raggiungono il 66,6% della dotazione dei rispettivi programmi, mentre i programmi nazionali e regionali che intervengono nell’area della Convergenza (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia) si fermano al 51,1% (cfr. tavola 1).
Scendendo nel dettaglio dei 52 programmi, l’ammontare delle spese certificate ha superato il target in 33 casi, è rimasto entro la soglia di tolleranza in 6 casi, non ha raggiunto il livello minimo in 13 casi. (cfr. tavola 2).
La prossima scadenza è fissata al 31 ottobre, data alla quale questa verifica costituirà un importante segnale sulla possibilità di assicurare l’integrale utilizzo delle risorse disponibili entro la scadenza del 31.12.2014.
Consulta le Tabelle con i dati: tavole_spesa_certificata
FONTE: Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica