Sempre più salda la collaborazione fra le due amministrazioni fiscali. Nella città di Monaco l’inaugurazione dell’ufficio congiunto. La conferenza col ministro Söder e il direttore Polito. È in programma per il 23 settembre a Monaco di Baviera, nell’ambito dell’evento “Progetto per il rafforzamento della cooperazione amministrativa in materia fiscale tra Agenzia delle Entrate e Amministrazione della Baviera“, la presentazione del patto di collaborazione.
L’appuntamento giunge a distanza di circa due mesi dall’analogo incontro di Milano. Così come in occasione del meeting milanese, anche a Monaco l’Agenzia delle Entrate e il ministero delle Finanze bavarese espongono alla stampa, nella sede dell’International tax center, il progetto di Joint audit per l’attuazione di verifiche congiunte o simultanee (joint-simultaneous audit) presso contribuenti appartenenti allo stesso gruppo d’imprese, con sedi in Italia e nello Stato libero di Baviera. In programma anche la presentazione dell’ufficio condiviso fra le due amministrazioni fiscali, con sede in Baviera.
L’agenda dei lavori
L’incontro si svolge a Monaco di Baviera il 22 e il 23 settembre. La prima giornata, di confronto tecnico-amministrativo fra le due amministrazioni, si tiene nella sede del ministero delle Finanze (Odeonsplatz 4). La seconda è dedicata principalmente all’esposizione ai giornalisti del progetto diShared office, con le dichiarazioni alla stampa (9.30, International tax office, Wagmullestr.) del ministro Markus Söder e del direttore centrale Accertamento, Aldo Polito.
Il progetto in sintesi
Dopo una prima fase pilota coordinata dalla direzione centrale Accertamento dell’Agenzia, che ha coinvolto il Veneto e la Baviera, il fisco italiano e bavarese rafforzano il proprio impegno congiunto per potenziare la cooperazione amministrativa in materia fiscale. Il progetto coinvolge anche la Lombardia e la Provincia autonoma di Bolzano, per un piano di verifiche transfrontaliere congiunte per il 2016-2017.
Le finalità della nuova fase del progetto sono:
- rafforzare l’efficacia delle verifiche fiscali riguardanti problematiche transfrontaliere, riducendo gli oneri amministrativi per i contribuenti
- rendere efficace l’implementazione degli strumenti di cooperazione amministrativa
- ridurre il numero di procedure amichevoli – Map (Mutual agreement procedure) e contrastare le pratiche aggressive Atp (Aggressive tax planning) e le problematiche relative al Beps (Base erosion and profit shifting).
Il Memorandum
Alla base del patto c’è il Memorandum of Understanding (MoU) firmato lo scorso 15 luglio: la base giuridica per lo svolgimento di verifiche congiunte e/o simultanee (Joint audit) tra le due amministrazioni su tematiche fiscali di rilevanza transnazionale.