Sono partite dalla Cassa depositi e prestiti oltre 6 mila comunicazioni. Destinatari: una buona parte degli Enti locali che non ha “tirato” parte dei mutui richiesti alla CDP e che ora si trova ad avere residui inutilizzati.

La cifra giacente è considerevole: “Si tratta di quasi 2 miliardi di euro, spalmati su 49mila posizioni di finanziamento di 6.317 Enti locali – spiega il Direttore generale della Cassa depositi e prestiti, Matteo Del Fante, che sottolinea come CDP stia effettuando “una campagna massiva di comunicazione verso gli Enti perché possano riutilizzare queste risorse per finanziare nuovi investimenti, o ridurre posizioni debitorie”.

L’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse disponibili da parte degli Enti locali può avvenire secondo due modalità:

  • se si tratta di residui da economie rilevate nel corso dei lavori o a completamento dell’opera, è possibile richiedere il diverso utilizzo dei residui, ovvero la riduzione del finanziamento a quanto effettivamente necessario. Sono potenzialmente coinvolti in questa fattispecie residui per circa 1,8 miliardi di eurosu mutui concessi fino al 31 dicembre 2012, per i quali non risultano a CDP richieste di erogazione o di diverso utilizzo successive al 1 gennaio 2013. La distribuzione geografica di tale portafoglio è: 50% Sud, 29% Nord e 21% Centro Italia;
  • se si tratta di residui inferiori a 5.000 euro, ovvero al 5% dell’importo del finanziamento, e l’opera risulti completata, l’Ente può richiedere l’erogazione delle somme per altre finalità consentite dalla legge. I residui coinvolti sono, in questo caso, pari a quasi 130 milioni di euro. La distribuzione geografica è 42% Sud, 35% Nord e 23% Centro Italia.

Per attivare le richieste, gli Enti possono visionare, sul portale Enti Locali e PA del sito Internet CDP (www.cassaddpp.it).

FONTE: Cassa depositi e prestiti

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