finanza-locale-anpr-conferenza-stato-cittaDisponibile il resoconto della riunione della Conferenza Stato-città ed autonomie locali dedicata a finanza locale e Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR).


Il Sottosegretario all’Interno On. Wanda Ferro ha presieduto di recente una riunione della Conferenza Stato-città ed autonomie locali che ha sancito intese su importanti provvedimenti.

Per chi non lo sapesse la Conferenza Stato-città e autonomie locali è un organo collegiale con funzioni consultive e decisionali, sede istituzionale permanente di confronto e raccordo tra lo Stato e gli enti locali.

Ne fanno parte, anche, i ministri dell’Economia e delle finanze, delle Infrastrutture, della Salute, i presidenti di Anci, Upi, Uncem, nonché, su designazione delle rispettive associazioni, 6 presidenti di Provincia e 14 sindaci, di cui cinque sindaci di città che siano aree metropolitane.

Finanza locale e ANPR, le novità emerse dalla Conferenza Stato-città

Scopriamo attraverso il resoconto di questa seduta quali sono tutte le novità dedicate a queste importanti materie nel mondo della Pubblica amministrazione e degli enti locali.

Sviluppo dei servizi sociali

Durante la seduta l’ANCI e l’UPI hanno espresso l’intesa sullo Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente gli obiettivi di servizio e le modalità di monitoraggio e rendicontazione per l’utilizzo delle risorse aggiuntive da destinare al finanziamento e allo sviluppo dei servizi sociali dei comuni delle regioni a statuto ordinario nell’anno 2023.

Con il provvedimento in esame sono stabiliti gli obiettivi di servizio di ciascun comune per l’anno 2023 – indicati sulla base della nota metodologica approvata nella seduta dalla Commissione tecnica per i fabbisogni standard del 16 maggio 2023 – in base al valore del fabbisogno standard monetario per la funzione sociale di ogni ente.

Rigenerazione urbana dei piccoli comuni

Successivamente, l’ANCI e l’UPI hanno espresso l’intesa sullo Schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante riparto e modalità di utilizzo delle risorse del fondo, con una dotazione di 115 milioni di euro per l’anno 2025 e di 120 milioni di euro per l’anno 2026, per investimenti di rigenerazione urbana a favore dei comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti.

L’articolo 14-quinquies, comma 1, del decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176 – convertito, con modificazioni, dalla legge 13 gennaio 2023, n. 6 – istituisce, nello stato di previsione del Ministero dell’interno, un fondo per investimenti in rigenerazione urbana a favore dei comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, con una dotazione di 115 milioni di euro per l’anno 2025 e di 120 milioni di euro per l’anno 2026.

Con il provvedimento in esame, vengono definiti, per il biennio 2025-2026, i criteri e le modalità di ammissibilità delle istanze e di assegnazione dei suddetti contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, nonché le modalità di utilizzo dei ribassi d’asta, di monitoraggio anche in termini di effettivo utilizzo delle risorse assegnate, di rendicontazione e di verifica, nonché le modalità di revoca, recupero e riassegnazione delle somme non utilizzate, a favore dei comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti.

Aggiornamento dei servizi ANPR

Parere favorevole è stato espresso sullo schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e con il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’innovazione tecnologica, recante l’aggiornamento dei servizi resi disponibili dall’ANPR al fine di consentire agli avvocati iscritti nel relativo albo o elenco di cui all’articolo 15, comma 1, lettere a) e b), della legge 31 dicembre 2012, n. 247 di richiedere, per finalità connesse all’esecuzione del mandato professionale, i certificati anagrafici in modalità telematica resi disponibili tramite l’ANPR.

Con il provvedimento in esame viene definito l’aggiornamento dei servizi resi disponibili dall’Anagrafe nazionale della Popolazione residente (ANPR), al fine di consentire agli avvocati iscritti nel relativo albo di richiedere, per finalità connesse all’esecuzione del mandato professionale, i certificati anagrafici in modalità telematica resi disponibili tramite l’ANPR.

Al riguardo sono state rispettate tutte le prescrizioni indicate dal Garante per la protezione dei dati personali.

È un nuovo servizio che è stato realizzato per venire incontro ad una specifica richiesta del Consiglio Nazionale Forense (CNF), al fine di rendere più agevole le attività dei propri iscritti nella loro professione legale. Tale iniziativa ha anche un riflesso sicuramente positivo per i Comuni, che vedranno notevolmente diminuite le richieste di certificati anagrafici provenienti dagli studi legali. I certificati saranno rilasciati in esenzione dal bollo come previsto dal Testo unico delle spese di giustizia. Il Servizio

prevede la verifica dell’iscrizione all’albo tenuto dal Consiglio nazionale forense tramite la Piattaforma digitale nazionale dati della Presidenza del Consiglio a cui sono collegati sia ANPR che il Consiglio Nazionale Forense. Periodicamente saranno effettuate verifiche a campione sulla sussistenza dei presupposti di legittimità degli accessi.

Ristoro ai comuni delle minori entrate IMU

L’ANCI e l’UPI hanno espresso parere favorevole anche sullo Schema di decreto  per il ristoro ai comuni delle minori entrate derivanti dalla riduzione dell’IMU per unità immobiliari a uso abitativo possedute in Italia da soggetti non residenti nel territorio dello Stato, titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia. Con il provvedimento in esame sono interamente ripartite, a decorrere dall’anno 2023, le risorse del fondo pari a 12 milioni di euro annui, per il ristoro ai comuni delle minori entrate derivanti dalla riduzione dell’IMU per unità immobiliari a uso abitativo possedute in Italia da soggetti non residenti nel territorio dello Stato, titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia.

Fabbisogni standard dei comuni 2023

Infine è stato esaminato lo Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante adozione della nota metodologica relativa all’aggiornamento e alla revisione della metodologia per i fabbisogni standard dei comuni per l’anno 2023 ed il fabbisogno standard complessivo per ciascun comune delle regioni a statuto ordinario.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it