Più a tempo a disposizione delle istituzioni finanziarie italiane (Rifi, Reporting italian financial institution) per comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati relativi al 2015, riguardanti i titolari e i conti correnti detenuti nel nostro Paese da cittadini statunitensi e residenti negli Stati Uniti d’America, compresi gli importi dei pagamenti a istituzioni finanziarie non partecipanti (Npfi).
A motivare l’extratime, l’inclusione di nuove informazioni. I dati saranno poi messi a disposizione dell’Irs, la corrispondente statunitense della nostra Agenzia delle Entrate
Il termine ordinario del 30 aprile slitta, infatti, con il provvedimento del XX aprile 2016 (che integra il precedente del 7 agosto 2015), al prossimo 15 giugno, in considerazione delle nuove informazioni richieste a decorrere dallo scorso anno.
Si tratta dei dati che l’Agenzia delle Entrate metterà poi a disposizione della sua corrispondente Usa, l’Irs (Internal revenue service), come stabilito dall’accordo Fatca, che prevede, allo scopo di contrastare l’evasione fiscale, lo scambio automatico delle informazioni relative ai cittadini e residenti di uno dei due Paesi riguardo ai conti correnti e agli interessi finanziari detenuti nell’altro Stato.