faq-contributi-comuni-marginali-dpcm-30-settembre-2021Disponibili le FAQ in merito ai Contributi per i Comuni marginali, come disposto dal DPCM 30 settembre 2021: tutti i dettagli.


Il Dipartimento per le politiche di coesione ha pubblicato 42 FAQ per rispondere alle numerose domande degli enti appartenenti alle aree marginali del Paese.

Come avevamo consigliato nel nostro articolo Fondo comuni marginali: cos’è e cosa bisogna fare in qualità di beneficiari? del 21 febbraio 2022 era necessario attendere qualche settimana per ottenere tutte le delucidazioni necessarie a procedere con l’utilizzo delle risorse messe a disposizione.

Abbiamo riunito e riassunto le principali FAQ in questo articolo, per ulteriori informazioni a riguardo contattaci!

Acquisizione CUP e importo

FAQ 1 – Il CUP deve essere acquisito secondo le modalità indicate nella delibera CIPESS 26 novembre 2020, n. 63, recante “attuazione dell’articolo 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, commi 2-bis 2-ter,2-quater e 2-quinquies, come modificato dall’articolo 41, comma 1, del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120”, pubblicata in Gazzetta Ufficiale in data 8 aprile 2021, numero 84.

FAQ 3 – L’importo indicato per ciascun comune nell’Allegato B al DPCM del 30 settembre 2021 è complessivo per il triennio 2021-2023, dunque per individuare la somma per ogni annualità è necessario dividere detto importo per tre.

Utilizzo delle risorse e tempistiche di erogazione

FAQ 4 – Con effettivo utilizzo delle risorse, come indicato all’articolo 5 del DPCM del 30 settembre 2021, si intende l’avvenuta attribuzione del contributo da parte del comune ai soggetti beneficiari.

FAQ 5 – Ai sensi dello stesso articolo le risorse devono essere utilizzate e dunque erogate entro sei mesi dalla conclusione dell’annualità di erogazione del contributo da parte del Ministero ai singoli comuni marginali.

Singole annualità di utilizzo e rendicontazione

FAQ 6 – Nel rispetto dell’articolo 5 del DPCM già più volte citato, i comuni marginali non possono pubblicare bandi mettendo a disposizione risorse riferite a diverse annualità con conseguente rendicontazione cumulativa, questo perché l’erogazione del contributo relativo alla seconda annualità è subordinata all’integrale utilizzo delle risorse stanziate per la prima.

FAQ 27 – La rendicontazione avviene attraverso l’implementazione della Banca Dati Unitaria (BDU) presso il Ministero dell’economia e delle finanze attraverso il portale SiMon Web, fermo restando eventuali controlli da parte dell’Agenzia per la coesione territoriale e i controlli di rito nei confronti dei beneficiari da parte dei singoli comuni.

Utilizzo del contributo per una o più categorie di intervento

FAQ 8 e FAQ 9 – I comuni possono concedere i contributi anche solo per una delle tre categorie di intervento previste dall’articolo comma 2, lettere a), b), c) in base alle necessità del territorio di riferimento e nei limiti delle risorse assegnate per ciascuna annualità 2021, 2022 e 2023.

Prima categoria di interventi – articolo 2 comma 2 lettera a)

FAQ 12 – Per questi interventi è possibile intervenire su immobili appartenenti al patrimonio disponibile del comune marginale previa acquisizione dei pareri e nullaosta delle Amministrazioni competenti.

FAQ 15 – I comuni dovranno pubblicare un unico bando per concedere al medesimo beneficiario, contestualmente, l’immobile in comodato d’uso gratuito e il contributo per i lavori di adeguamento dello stesso. Il comune marginale concedente dovrà vigilare sulle attività di adeguamento sull’immobile e sulla rendicontazione delle spese sostenute.

FAQ 20 – I contributi non sono concessi per immobili in locazione né possono essere utilizzati per l’acquisto degli stessi.

Seconda categoria di interventi – articolo 2 comma 2 lettera b)

FAQ 14 – Possono beneficiare del contributo le imprese regolarmente costituite e iscritte al registro delle imprese purché intraprendano una “nuova attività economica” successiva alla pubblicazione del bando da parte dei comuni marginali. Per “nuova attività economica” si può intendere anche l’attivazione di nuovi e ulteriori codici ATECO, purché venga attivata nei territori dei comuni indicati all’Allegato B.

FAQ 17 – Unicamente la data di pubblicazione del bando/avviso da parte dei comuni beneficiari costituisce la data iniziale a cui fare riferimento per l’avvio delle nuove attività economiche.

Terza categoria di interventi – articolo 2 comma 2 lettera c)

FAQ 10 – Per concetto di residenza riportato si rinvia a quanto disposto dall’articolo 43 comma 2 del codice civile a tenore del quale “La residenza è nel luogo in cui il soggetto ha dimora abituale“.

FAQ 22 – Nel caso di trasferimento di nucleo familiare il contributo di 5 mila euro è erogato un’unica volta per singolo immobile, non è richiedibile separatamente da ciascun componente del nucleo.

Ritenute fiscali

FAQ 11 – Per ciò che concerne gli aspetti fiscali del fondo aree marginali si rimanda alla normativa di settore e alle competenze in materia dell’Agenzia delle Entrate.

Tempistiche di accredito delle risorse

FAQ 18 – I contributi riferiti all’annualità 2021 verranno erogati nel corso del 2022. Si occupa dell’accredito ai comuni marginali l’Agenzia per la coesione territoriale. Gli accrediti successivi verranno eseguiti dopo i controlli previsti.

Predisposizione bandi

FAQ 21 – Nessun ente dello Stato predisporrà bandi tipo ma ciascun comune beneficiario del contributo dovrà predisporre il proprio bando considerando le proprie esigenze e le caratteristiche del territorio. In questo la nostra società Pabli srl può supportarti, contattaci subito per saperne di più!

Spese ammissibili e non

FAQ 19 – Tra le spese ammissibili rientrano quelle di progettazione strettamente connesse all’adeguamento degli immobili.

FAQ 23 – Non sono ammissibili le spese sostenute per un’eventuale assistenza esterna per la redazione degli avvisi e per la verifica amministrativa delle pratiche.

FAQ 28 – Per la prima categoria di interventi – indicata all’articolo 2 comma 2 lett. a) – non sono ammesse le spese relative all’acquisto di attrezzature, arredi e suppellettili.

Caratteristiche beneficiari

FAQ 24 – I comuni selezionano i beneficiari dei contributi sulla base di criteri concorrenziali e non discriminatori da indicare nei bandi predisposti.

FAQ 25 – Per ciascuna annualità i comuni possono selezionare più di un beneficiario nel rispetto dei termini previsti dal DPCM.

FAQ 29 – Il DPCM non restringe la possibilità di accedere al contributo a particolari codici ATECO, ma a seconda delle tipologie di intervento si riferisce ad attività diverse: nel caso della prima categoria lett. a) indica quelle commerciali, artigianali o professionali; nel caso della seconda lett. b) fa riferimento alle attività commerciali, artigianali e agricole.

FAQ 30 – Possono beneficiare del contributo le imprese che non sono in stato di liquidazione o di fallimento e non sono soggette a procedure di fallimento o di concordato preventivo come per i contributi del DPCM 24 settembre 2020.

FAQ 31 – I contributi per le attività professionali sono previsti nella lettera a) del comma 2 dell’articolo 2 del DPCM 30 settembre 2021. La successiva tipologia di intervento presentata alla lettera b) non prevede contributi per le attività professionali ma i beneficiari devono essere iscritti al registro delle imprese.

Anticipazione di cassa

FAQ 26 – Per attivare i bandi il comune può procedere con propria anticipazione di cassa purché rispetti quanto indicato nel DPCM; nel caso di mancato rispetto delle disposizioni previste il comune non avrà diritto ad alcun contributo.

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Fonte: Pabli srl