Online il “Rapporto sulla Falsificazione dell’Euro 2015” elaborato dall’Ufficio Centrale Antifrode Mezzi di Pagamento (UCAMP) della Direzione V Prevenzione Reati finanziari del Dipartimento del Tesoro.
Il Rapporto 2015 sulla falsificazione dell’Euro è frutto della elaborazione delle oltre 286.000 segnalazioni di banconote e monete sospette di falsità comunicate al Dipartimento del Tesoro.
Il Rapporto mostra il fenomeno dei sospetti falsi in forte contenimento (-70%), sia in numero di casi, sia nel controvalore degli stessi.
Nel 2015 si è verificata una netta diminuzione, in numero e controvalore, delle banconote euro sospette di falsità. Questa forte riduzione (-70%) è dovuta principalmente all’andamento dei sequestri effettuati (prima della messa in circolazione delle banconote) dalle FF.PP.
La riduzione rispetto all’anno precedente non deve far pensare ad un rallentamento nell’azione di contrasto ma piuttosto all’eccezionalità dei dati riferibili agli anni 2013 e 2014. Nel corso del 2015, tuttavia, si è verificato un importante sequestro di banconote da 10€ nell’area di Napoli. Diverso si presenta l’andamento dei sequestri e dei ritiri durante la circolazione. In questo caso i sospetti di falso nel 2015 sono diminuiti del 6% nel numero e aumentati del 2% nel valore.
Nel 2015 i sospetti di falso, in rapporto alla popolazione, ammontavano ad una media annua per cittadino pari a 12 centesimi di euro. Dall’analisi emergono regioni come il Lazio, la Liguria e la Toscana, ove il fenomeno ha una maggiore incidenza.
Il fenomeno della contraffazione delle monete ha un andamento leggermente diverso da quello delle banconote. Il dato relativo a sequestri e/o ritiri dalla circolazione riporta, nel 2015, un aumento di circa il 12% (sia in numero che in valore), sebbene senza alcuna tendenza all’aumento nel corso dell’anno.