evasione, lineeIncrocio delle banche dati, lotta alle frodi e istituzione di tavoli tecnici di coordinamento operativo, a livello sia centrale che territoriale.
Sono questi i punti chiave del protocollo d’intesa firmato oggi dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, e dal presidente dell’Inps, Tito Boeri.

 

L’accordo rilancia e rafforza la collaborazione tra i due enti nell’ambito dell’individuazione e del contrasto dei fenomeni di evasione fiscale e contributiva.

 

Al centro dell’intesa, l’impegno contro il crescente fenomeno delle frodi architettate per ottenere, attraverso il ricorso alle compensazioni indebite, il rilascio del documento unico di regolarità contributiva (Durc).

 

L’Agenzia delle Entrate – ha affermato il direttore Orlandi – è impegnata a contrastare in maniera incisiva il fenomeno delle compensazioni di crediti inesistenti. Nel 2014 sono stati oltre 1,9 milioni i soggetti che hanno utilizzato crediti verso l’Erario per pagare, in tutto o in parte, i contributi dovuti con oltre cinque milioni di modelli F24. Grazie alla cabina di regia con l’Inps, che oggi diventa una realtà operativa, metteremo ulteriormente in mora questi comportamenti fraudolenti, condividendo strategie, dati e liste per controlli ancora più efficaci”.

 

Vista l’insidiosità di queste frodi – ha aggiunto il numero uno dell’Agenzia – le nostre strutture regionali monitorano costantemente le posizioni a rischio, anche con azioni coordinate sul territorio. Per questo motivo ci siamo dotati di una procedura ad hoc per il monitoraggio delle compensazioni, che ci consente di individuare quelle, indebite, connesse al pagamento di somme iscritte a ruolo”.

 

A questo proposito il presidente dell’Inps, Tito Boeri, ha sottolineato che “nel 2014 le richieste di compensazione attraverso l’utilizzo parziale o integrale di crediti verso l’Erario sono fortemente aumentate. C’è stato un incremento del 60% nel numero di F24 presentati a tal fine, per 1,2 miliardi in più di compensazioni”.
Questo – ha commentato il presidente Boeri – è un incremento fuori linea rispetto a quanto avvenuto negli anni precedenti, che fa sospettare che parte di queste richieste possano essere originate dal tentativo di evadere tasse e contributi sociali. Il protocollo siglato oggi con l’Agenzia delle Entrate è di fondamentale importanza per sincronizzare le banche dati dei due istituti, rafforzare la collaborazione fra i sistemi della fiscalità e della previdenza e reprimere così il fenomeno delle false compensazioni, soprattutto quelle di natura orizzontale, che giocano sul mancato dialogo fra diverse amministrazioni pubbliche”.

 

Tavoli tecnici e metodologie condivise per i controlli congiunti
L’accordo prevede l’istituzione di un tavolo tecnico bilaterale di coordinamento, composto da funzionari dell’Inps e delle Entrate. Sarà questo tavolo a definire i dettagli relativi allo scambio di informazioni, comprese quelli sulle modalità di trasmissione dei dati e a valutare e risolvere gli eventuali aspetti critici derivanti dall’applicazione dell’accordo. A livello regionale, invece, verranno formati ulteriori gruppi di lavoro, con il compito di mettere in pratica il controllo dei fenomeni fraudolenti delle indebite compensazioni.

 

Insieme contro le frodi, l’unione fa la forza
Al centro del patto antievasione Entrate-Inps, già oggetto della Convenzione quinquennale di cooperazione informatica del 2010, il crescente fenomeno delle indebite compensazioni. Il ricorso a questa forma illecita di pagamento dei contributi realizza una fotografia “contraffatta” di imprese virtualmente in regola con l’assolvimento degli obblighi contributivi, che consente loro di ottenere il rilascio del Durc, necessario per la partecipazione a bandi e gare pubbliche.

 

Azioni condivise per la promozione della legalità
Accanto allo scambio costante di informazioni, per contrastare i fenomeni fraudolenti, l’Agenzia e l’Ente previdenziale hanno deciso di mettersi al lavoro per disporre di specifiche metodologie di controllo condivise. Il passo successivo sarà la redazione di elenchi di aziende da sottoporre ad accessi, che verranno realizzati in maniera coordinata e, quando possibile, congiunta. L’accordo prevede, infine, una serie di incontri periodici dei tavoli tecnici, per rendere efficace ed efficiente la collaborazione e il coordinamento antievasione.

 

La tabella di marcia
Il protocollo affonda le radici nell’impegno comune dei due enti all’individuazione e al contrasto dei fenomeni di evasione fiscale e contributiva e nelle disposizioni di legge, contenute nel Dl 112/2008, che prevedono – per i due enti – la predisposizione di piani coordinati di controllo, anche sulla base dello scambio reciproco dei dati.
Per restare al passato recente, nella circolare 25/2014 in materia di prevenzione e contrasto dell’evasione, l’Agenzia delle Entrate ha ribadito la necessità di mantenere e sviluppare i rapporti di collaborazione e coordinamento con tutti i soggetti istituzionali che possano produrre o innescare attività accertative degli uffici finanziari.

 

Del resto, già nel 2010, Inps e Agenzia hanno siglato una convenzione di cooperazione informatica per coordinare e rendere operativo lo scambio di informazioni e l’accesso alle reciproche banche dati. Adesso, con la firma dell’accordo, il dettaglio delle informazioni da trasmettere e le modalità di trasmissione dei dati stessi saranno definiti in una prima fase dal tavolo tecnico di coordinamento centrale. Successivamente, il tavolo bilaterale valuterà progressivamente lo stato di attuazione del protocollo, anche per individuare e risolvere eventuali criticità che dovessero sorgere in concreto. Con i tavoli tecnici regionali, invece, si provvederà a rendere effettivo e sistematico il controllo dei fenomeni fraudolenti oggetto dell’attività ispettiva e di intelligence.