Nel Bollettino economico mensile, la Bce sottolinea che “la ripresa economica nell’area dovrebbe consolidarsi gradualmente nei prossimi tre anni”. Prevista una crescita del Pil dell’1,5% nel 2015, dell’1,9% nel 2016 e del 2% nel 2017.
“Secondo le proiezioni la ripresa economica nell’area dovrebbe consolidarsi gradualmente nei prossimi tre anni, con contributi positivi alla crescita da parte sia della domanda interna sia di quella estera”. E’ quanto scrivono gli esperti della Bce nel bollettino economico mensile, aggiungendo che “secondo le proiezioni macroeconomiche per l’area dell’euro formulate dagli esperti dell’ Eurosistema nel giugno 2015 il Pil reale annuale nell’area dovrebbe aumentare dell’1,5 per cento nel 2015, dell’1,9 nel 2016 e del 2 nel 2017”.
Le misure di politica monetaria della Bce, si legge nel bollettino, “dovrebbero fornire un sostegno all’attività nel breve e medio periodo, attraverso una serie di canali”.
“Io ho fiducia nel futuro perché dopo sette anni di crisi profonda e drammatica, e di consumi che si sono ridotti di 2.100 euro pro capite, finalmente cominciano a vedersi timidi segnali di ripresa. Ma per fare in modo che questa ripresa da statistica diventi reale, effettiva, occorre attuare subito politiche di sostegno alla domanda interna: essa è la vera struttura economica del Paese. L’export non può bastare.”
Cosi Carlo Sangalli, presidente nazionale di Confcommercio, intervenuto ad Ascoli Piceno in occasione dei 70 anni della Condeferazione picena “E’ necessario giocare all’ attacco, non in difesa – ha detto Sangalli – per ottenere che questo timido miglioramento diventi positivo per tutti, imprese e famiglie.
Accanto alla riduzione degli sprechi nella spesa pubblica – ha aggiunto – è urgente avviare un percorso di graduale ma stabile diminuzione della pressione fiscale. Solo così si potrà avere nuovo sviluppo”.