Si è riunito il Consiglio dei ministri delle Finanze dei 19 Stati dell’Euroarea, il cosiddetto Eurogruppo, al quale ha partecipato come di consueto per l’Italia il ministro Padoan. L’Eurogruppo ha discusso della situazione in Grecia e a Cipro, dell’attuazione dei bilanci programmatici di tutti i paesi alla luce anche delle previsioni economiche formulate dalla Commissione europea il 4 febbraio e di altri temi.
Al termine della riunione è stata rilasciata una dichiarazione relativa ai bilanci. Per quanto riguarda il bilancio dell’Italia la dichiarazione non contiene alcuna novità: in novembre il bilancio programmatico era considerato a rischio di deviazione significativa dagli obiettivi di finanza pubblica, e questa valutazione non cambia in attesa di un giudizio della Commissione sulle richiesta di flessibilità avanzate dal Governo italiano (in funzione delle riforme, degli investimenti e delle spese straordinarie per immigrazione e terrorismo).
La Commissione esprimerà la propria valutazione su queste richieste nel prossimo mese di maggio, chiarendo se vi sia un rischio di deviazione nel bilancio 2016. Se dunque non vi sono novità in merito al bilancio, in merito all’andamento del debito pubblico l’Eurogruppo prende atto che il rapporto debito/PIL nella finanza pubblica italiana si è stabilizzato nel 2015 ed è previsto in diminuzione dall’anno in corso.
Il ministro Pier Carlo Padoan ha così commentato:
“E’ molto positivo che l’Eurogruppo abbia preso atto di una dinamica che vede il debito pubblico stabilizzato già nel 2015 e in diminuzione a partire dal 2016. Per quanto riguarda il bilancio 2016 attendiamo le valutazioni definitive che la Commissione ha annunciato per maggio. Il confronto con la Commissione è continuo e costruttivo. Il nostro obiettivo è di continuare sulla strada che abbiamo imboccato da tempo: da un lato il sostegno alla creazione di occupazione attraverso investimenti e riforme che cambiano in modo strutturale le potenzialità del nostro paese, dall’altro una gestione responsabile delle finanze pubbliche con l’obiettivo di ridurre progressivamente il debito pubblico.”