La recente sentenza della Corte Costituzionale ha permesso di richiedere l’esenzione IMU sull’abitazione principale da parte di coniugi: partono i primi rimborsi.
Esenzione IMU abitazione principale rimborsi: con la sentenza n.209 del 13 ottobre 2022, la Corte Costituzionale ha sancito l’illegittimità della normativa, che limita l’esenzione IMU ad un solo immobile di proprietà di coniugi, anche nel caso abbiano residenza o abituale dimora in immobili diversi.
Se ci sono i requisiti, può esserci quindi una doppia esenzione IMU, a prescindere che si tratti di coppie sposate o unite civilmente e che si tratti di case situate nello stesso Comune o in Comuni differenti.
La suprema corte ha ripristinato il diritto all’agevolazione per ciascuna abitazione principale delle persone sposate o unite civilmente, poiché si legge:
“nel nostro ordinamento costituzionale non possono trovare cittadinanza misure fiscali strutturate in modo da penalizzare coloro che, così formalizzando il proprio rapporto, decidono di unirsi in matrimonio o di costituire una unione civile”.
In questo modo, si dà la possibilità ai cittadini di non pagare il saldo IMU del mese di dicembre 2022, ma come comportarsi coi precedenti versamenti?
Si apre, quindi, la strada dei rimborsi: ecco cosa sapere.
Rimborsi Esenzione IMU abitazione principale: la situazione nel dettaglio
Data la sentenza della Corte Costituzionale, per sopperire ai versamenti pregressi si inizierà coi rimborsi.
I contribuenti potranno presentare un’istanza di rimborso al Comune competente, per tutti i versamenti fatti negli ultimi cinque anni. Nel dettaglio, si potrà richiedere il rimborso di quanto versato a partire dal saldo IMU 2017, ma l’acconto IMU 2017 non potrà essere rimborsato perché nel giugno scorso è scaduto il quinquennio.
I rimborsi dovranno essere riconosciuti entro 180 giorni dalla richiesta, con l’aggiunta degli interessi, nella misura stabilita dai regolamenti comunali, con un limite massimo di tre punti percentuali di differenza, rispetto al tasso d’interesse legale nazionale.
Per quanto riguarda, invece, la prima rata del 2022, si potrà chiedere (in alternativa al rimborso) una detrazione, per il versamento da fare il prossimo 16 dicembre 2022.
Occorre precisare che il Comune, prima di procedere con l’erogazione dei rimborsi, potrà richiedere la documentazione utile a dimostrare l’effettiva dimora abituale dell’immobile, per la quale si è chiesta l’esenzione.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it