Nel periodo gennaio-ottobre 2015 le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 331.674 milioni di euro, con un aumento del 3,5% (+11.129 milioni) rispetto allo stesso periodo del 2014. Ai fini di un confronto omogeneo, neutralizzando entrate straordinarie del 2014(1) e tenendo conto degli elementi che hanno determinato l’andamento delle ritenute di lavoro dipendente, le entrate tributarie erariali presentano una crescita tendenziale del +2,2% (+7.096 milioni di euro).
IMPOSTE DIRETTE
Registrano un gettito complessivamente pari a 179.482 milioni di euro, in aumento del 5,6% (+9.573 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2014. Le entrate IRPEF crescono del 6,9% (+8.910 milioni di euro), per effetto principalmente dall’andamento positivo delle ritenute di lavoro dipendente (+ 9.896 milioni di euro). Tale andamento risente sia degli effetti delle disposizioni del D.lgs 175/2014 relative al modello di versamento delle imposte che prevedono, da quest’anno, l’indicazione dell’Irpef al lordo delle compensazioni di imposta effettuate(2), sia del meccanismo di regolazione contabile del bonus degli 80 euro fino ad oggi corrisposto, che per il settore pubblico avviene l’anno successivo a quello di attribuzione (1.850 milioni di euro). Depurando da questi effetti, il confronto omogeneo rispetto allo stesso periodo del 2014 mostra una crescita dell’Irpef del 2,2% (+2.402 milioni di euro).
In crescita anche l’IRES (+ 195 milioni di euro, pari a +1,1%) grazie ai maggiori versamenti in autoliquidazione che confermano un quadro congiunturale in miglioramento rispetto all’anno scorso. Il risultato è ancora più significativo se si tiene conto del venir meno, nel 2015, dei maggiori versamenti a saldo effettuati lo scorso anno a titolo di addizionale IRES (+8,5 punti percentuali per i soggetti che esercitano attività assicurativa, enti creditizi e finanziari – DL 133/2013).
(1) Nei primi dieci mesi dell’anno, la crescita delle entrate tributarie compensa ampiamente il venir meno del gettito dell’imposta sostitutiva sui maggiori valori delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia (art. 1, comma 148, della Legge di stabilità 2014), pari a 1.791 milioni di euro, e dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni (art. 1, comma 145 della Legge di stabilità 2014), pari a 329 milioni di euro, i cui versamenti erano stati previsti per il solo anno 2014.
(2) Il nuovo meccanismo obbliga i sostituti d’imposta a indicare, nel modello di versamento F24, il totale delle ritenute da versare e il totale delle compensazioni da operare a fronte dei rimborsi effettuati, mentre con la previgente normativa, veniva versato e indicato il saldo tra le due voci; la nuova modalità di versamento comporta un incremento dell’IRPEF versata e un incremento delle compensazioni dello stesso ammontare (circa 8.003 milioni di euro).
Tra le altre imposte dirette, aumenta del 61,0% (+ 815 milioni di euro) il gettito dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze e del 92,9% (+533 milioni di euro) quello dell’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione. Il gettito di entrambe le imposte è sostenuto dagli incrementi delle aliquote di tassazione, rispettivamente dal 20 al 26 per cento e dall’11,5 al 20 per cento, adottati per finanziare le misure di riduzione del cuneo fiscale sul lavoro.
L’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale ha registrato una crescita di 1.052 milioni di euro (+11,8%) dovuta alla variazione di aliquota, dal 12,5 al 20 per cento prevista dal D.Lgs. n.44/2014, sulla tassazione dei proventi derivanti dalla partecipazione ad OICVM (Organismo di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari) di diritto estero. L’imposta sulle riserve matematiche del ramo vita assicurazioni presenta una crescita di 210 milioni di euro (+9,9%) per effetto dell’incremento nella raccolta premi nel 2014.
IMPOSTE INDIRETTE
Il gettito ammonta a 152.192 milioni di euro, in aumento di 1,0% (+1.556 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2014. Prosegue la crescita delle entrate dell’IVA che aumentano di 3.373 milioni di euro (+3,9%) per effetto dell’andamento complessivamente positivo della componente relativa agli scambi interni e dei versamenti dovuti in base all’applicazione del meccanismo dello “Split Payment” (+5,1%, pari a + 3.852 milioni), mentre continua ad essere in calo il gettito registrato dalle importazioni dai Paesi extra-UE (-4,4% pari a -479 milioni di euro).
Le entrate dell’accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi (oli minerali) presentano un calo di 2 milioni di euro. In flessione anche il gettito dell’accisa sul gas naturale per combustione (gas metano) che ha generato minori entrate per 1.201 milioni di euro (–34,2%). Il meccanismo di versamento dell’imposta prevede rate di acconto mensili calcolate in base ai consumi dell’anno precedente e un saldo che viene versato l’anno successivo a quello di riferimento, entro fine marzo, in base ai consumi effettivi. Per effetto di tale meccanismo, la flessione del gettito registrata è stata determinata dalla variazione negativa del conguaglio versato a marzo 2015 sulla base dei consumi effettivi di tutto l’anno 2014, risultati inferiori a quelli del 2013.
ENTRATE DA GIOCHI
Le entrate relative ai giochi presentano, nel complesso, una crescita di 1,5% (+ 147 milioni di euro).
ENTRATE DA ACCERTAMENTO E CONTROLLO
Il gettito derivante dall’attività di accertamento e controllo presenta una diminuzione di 1,6% (- 110 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, determinata dai minori incassi derivante dai ruoli relativi alle imposte dirette (-6,9%), in parte compensato dall’aumento riscontrato nei ruoli IVA (+9,3%). Non si rilevano variazioni nell’attività di accertamento rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso.