entrate tributarie, direzioni regionaliI dati del primo quadrimestre 2015 rilevano una crescita complessiva dello 0,5 per cento. Segno + anche per gli introiti Iva, grazie all’andamento degli scambi interni e delle importazioni dai Paesi extra Ue e al meccanismo dello “split payment”.

 

La lieve crescita dell’Irpef (+0,5%, pari a +296 milioni di euro) è dovuta principalmente all’aumento delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (+3,1%), dei lavoratori autonomi (+1,6%), bilanciato dalla riduzione delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico (–2,7%). Quest’ultimo dato è determinato dal meccanismo di regolazione contabile del bonus degli 80 euro, che per il settore pubblico avviene l’anno successivo a quello di attribuzione.

 

Segno meno per l’Ires, che riporta una flessione del 29,8% (-353 milioni). Considerato però il numero limitato di versamenti di tale imposta che vengono effettuati nei primi quattro mesi dell’anno, il dato è relativamente significativo.
Tra le altre imposte dirette, aumenta del 62,4% (+513 milioni di euro) l’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze e del 92,3% (+529 milioni di euro) l’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione. La sostitutiva delle imposte sui redditi e le ritenute su interessi e altri redditi di capitale registrano una crescita di 635 milioni di euro (+21,9 per cento).

 

Con un totale di 55.306 milioni di euro il settore delle imposte indirette registra una diminuzione del 2,1% (–1.215 milioni di euro). Positiva variazione del gettito Iva con +180 milioni di euro (+0,6%), grazie sia all’andamento degli scambi interni e al meccanismo dello split payment (+151 milioni) sia alle importazioni extra Ue (+29 milioni).

 

Invece, le entrate provenienti dall’accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi (oli minerali), calano di 329 milioni di euro (–4,5%). In flessione anche il gettito dell’accisa sul gas metano, che ha prodotto entrate per 881 milioni di euro (–683 milioni di euro, pari a –43,7%); il calo è stato determinato dalla variazione negativa del conguaglio versato a marzo 2015 sulla base dei consumi effettivi di tutto l’anno 2014, risultati inferiori a quelli del 2013. Le entrate da giochi crescono del 4,1% (+159 milioni di euro).

 

Positivo l’andamento del gettito derivante dall’attività di accertamento e controllo che, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, cresce del 4% (+103 milioni di euro).