Il nuovo Siope+ rivoluzionerà i rapporti tra enti e tesorieri?
L’art. 1, comma 533, della legge 11 dicembre 2016 (legge di bilancio 2017), ha previsto l’evoluzione della rilevazione SIOPE in SIOPE+, al fine di migliorare il monitoraggio dei tempi di pagamento dei debiti commerciali delle amministrazioni pubbliche attraverso l’integrazione delle informazioni rilevate dal vecchio ssitema con quelle delle fatture passive registrate dalla Piattaforma elettronica (PCC) e, in prospettiva, di seguire l’intero ciclo delle entrate e delle spese. Il nuovo sistema chiede a tutte le amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1, comma 2, della legge n. 196 del 2009, di:
a) ordinare incassi e pagamenti al proprio tesoriere o cassiere utilizzando esclusivamente ordinativi informatici emessi secondo lo standard definito dall’AgID;
b) trasmettere gli ordinativi informatici al tesoriere/cassiere solo ed esclusivamente per il tramite dell’infrastruttura SIOPE, gestita dalla Banca d’Italia.
A breve, quando sarà operativo il nuovo sistema, si assisterà all’inversione dell’ordine dei flussi fra enti, tesorieri e Banca d’Italia. Se col “vecchio” Siope l’ente trasmette l’ordinativo al tesoriere e quest’ultimo alla banca d’Italia, col nuovo sistema gli ordinativi dovranno essere trasmessi attraverso un’unica infrastruttura informatica alla Banca d’Italia, che provvederà poi a trasmetterli al tesoriere per la loro lavorazione. L’obiettivo di questa inversione è l’immediata acquisizione delle informazioni ed in particolare del pagamento delle fatture.
L’evoluzione da SIOPE a SIOPE+ sarà realizzata attraverso successivi decreti del Ministero dell’economia e delle finanze che, gradualmente, estenderanno i nuovi adempimenti a tutte le Amministrazioni pubbliche. In particolare:
- il 1 luglio 2017 è avviata una sperimentazione per un gruppo limitato di enti e banche.
- il 1° gennaio 2018 è prevista la partenza a regime di regioni, province e comuni, attraverso un rilascio scaglionato nel corso dell’anno per le diverse categorie di enti.
Le modalità con cui enti e tesorieri scambiano gli ordinativi informatici con l’infrastruttura sono stabilite da regole di colloquio definite congiuntamente dal Ministero dell’economia – RGS, dalla Banca d’Italia e dall’AgID.
Per la trasmissione degli ordinativi informatici gli enti possono servirsi di intermediari. I tesorieri e i cassieri non possono accettare disposizioni di pagamento trasmesse con modalità differenti da quelle previste nelle