Superamento del patto di stabilità interno, criteri precisi e chiari per la definizione dei costi standard e le politiche per il personale. Sono alcuni dei temi affrontati in occasione dell’incontro formativo organizzato da Anci Veneto e Anci nazionale per approfondire gli aspetti della Legge di stabilità.
“Anci Veneto è impegnata fortemente sul tema della Legge di Stabilità per i Comuni del Veneto. L’incontro di oggi è l’occasione per fare il punto della situazione sui risultati raggiunti e le questioni ancora aperte – ha dichiarato Maria Rosa Pavanello, presidente Anci Veneto e vicepresidente Anci Nazionale -. La nostra associazione, in fase di discussione della legge, ha proposto due emendamenti, che però non sono stati recepiti in toto.
Anci Veneto, comunque, porta avanti le sue istanze in un tavolo di lavoro nazionale per sostenere e valorizzare i Comuni del Veneto che sono in maggioranza virtuosi, con un credito basso di dubbia esigibilità (quindi con pochi crediti difficilmente recuperabili).
“È necessario, inoltre, stabilire un criterio equilibrato per l’applicazione dei costi standard h aggiunto Pavanello – per una gestione efficiente delle spese dei Comuni. Questo è un obiettivo storico della nostra associazione. È indispensabile, inoltre, individuare una formula per agevolare i Comuni del Veneto nel recupero di risorse per gli investimenti e anche per estinguere i mutui in corso con la Cassa Depositi Prestiti, in particolare, attraverso l’eliminazione o l’alleggerimento delle penali dovute all’estinzione anticipata dei mutui. Di grande attualità – ha concluso la presidente di Anci Veneto – le norme che riguardano il futuro del personale degli enti locali. Il blocco del turnover imposto al 25% (il Comune può assumere 1 nuovo dipendente, ogni 4 cessazioni) rappresenta un forte limite per i nostri Comuni che si trovano a dover esternalizzare molti servizi e questo comporta un aumento della spesa per le Amministrazioni”.
“Lavoriamo per procedere all’attuazione di tutta una serie di adempimenti importanti (il riparto del fondo di compensazione della Tasi, riparto del fondo di solidarietà comunale) che speriamo aiutino i sindaci a sostenere i processi di sviluppo delle economie locale e dei territori – ha dichiarato da parte sua il segretario generale Anci Veronica Nicotra -.
Alcune questioni rimangono aperte – ha rimarcato – in particolare, credo interessi i Comuni Veneti il tema di un sostegno a recuperare risorse per gli investimenti e anche per estinguere i mutui in corso. Poi il tema della gestione associata dei Comuni su cui abbiamo già ottenuto un risultato, che non era scontato, ovvero la sospensione del termine del 31 dicembre dell’obbligo delle gestioni associate. Lavoriamo con i ministeri per trovare un assetto ordinamentale definitivo in questa materia. Sul fronte Unioni, infatti, dobbiamo uscire dalla logica dell’obbligatorietà. Bisogna riprendere un processo di carattere volontario, trovando una sede istituzionale e politica che è quella dei sindaci, dei consiglieri comunali, che sono i consigli provinciali e quelli di circoscrizione metropolitana”.
“La giornata di oggi ha una funzione non solo di illustrazione ma anche di ascolto – ha quindi concluso nicotra per continuare il nostro lavoro a livello nazionale, per provare a dare risposta a tutte le esigenze dei Comuni, anche quelli veneti”.