Col nuovo decreto, il Ministero dell’Interno ha previsto 300 milioni di euro per alcune nuove gare di progettazione per gli enti locali.
Sono in arrivo nuove gare di progettazione per gli enti locali.
Il Ministero dell’Interno, col DM 17 aprile 2024, infatti, ha assegnato 300 milioni di euro per la progettazione degli interventi di messa in sicurezza di territori, infrastrutture ed edifici pubblici.
Vediamo da dove provengono le risorse e come sono state assegnate.
Nuove gare enti locali: il decreto del Ministero dell’Interno
Col decreto dello scorso 17 aprile, il Ministero dell’Interno ha stanziato nuovi fondi (pari a 300 milioni di euro) per interventi relativi a
- La messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico;
- La messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti sparsi in Italia;
- L’efficientamento energetico e la messa in sicurezza degli edifici, con particolare priorità agli istituti scolastici.
Le risorse messe a disposizione dal Ministero provengono dal Fondo istituito con la Legge di Bilancio 2020, incrementato con risorse aggiuntive negli anni successivi.
Ogni anno, il Ministero dell’Interno pubblica un bando per assegnare le risorse agli enti che lo richiedono. Per quanto riguarda il 2024, il bando è stato pubblicato a novembre 2023 e gli enti locali hanno avuto tempo fino a gennaio per presentare le candidature.
In tutto, sono state presentate 7468 istanze, per un valore complessivo pari a 1,15 miliardi di euro.
Proprio perché i fondi ammontano a “solo” 300 milioni di euro, il Ministero ha stilato una graduatoria, assegnando le risorse disponibili agli enti locali presenti dalla prima posizione alla numero 1494. Qui trovate la graduatoria completa.
In totale, il 40% delle risorse sarà riservato agli enti locali del Mezzogiorno.
Adesso la procedura prevede il seguente iter: gli enti locali beneficiari delle risorse dovranno bandire delle gare di progettazione degli interventi. Sempre secondo il decreto del Ministero dell’Interno, gli incarichi dovranno essere assegnati entro il 27 ottobre 2024, ovvero a sei mesi di distanza dalla pubblicazione dell’avviso nella Gazzetta Ufficiale.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it