enti-gestori-delle-aree-protetteGli enti gestori delle aree protette rientrano tra i soggetti a cui è possibile destinare il cinque per mille?


La risposta è affermativa. A decorrere dal 2018, infatti, gli enti gestori delle aree protette sono inclusi nel novero dei soggetti a cui i contribuenti possono destinare, in sede di presentazione della propria dichiarazione dei redditi (modello 730 e modello Redditi Pf), una quota pari al 5 per mille della propria Irpef (articolo 16, comma 1-bis, legge 394/1991, come modificato dall’articolo 17-ter, Dl 148/2017).

 

Con l’art. 17 ter del decreto fiscale, il legislatore ha integrato la disciplina contenuta nella Legge quadro sulle aree protette del 1991. La novità introduce infatti un nuovo comma all’art. 16 della legge 6 dicembre 1991, n. 394, rubricato “Entrate dell’Ente parco ed agevolazioni fiscali”(comma 1-bis9).

 

Il nuovo comma prevede che a decorrere dall’anno 2018 (e per ciascun esercizio finanziario) il contribuente,con riferimento alle dichiarazioni dei redditi relative al periodo d’imposta precedente, potrà destinare una quota pari al 5 per mille dell’IRPEF a sostegno degli enti gestori delle aree protette.

 

La legge quadro sulle aree protette agli art. 9, 10,11, 12 e 14 individua gli organi e gli strumenti di gestione per perseguire le finalità istitutive del Parco e i più generali obiettivi di conservazione e sviluppo sostenibile.

 

Le aree naturali protette, chiamate anche oasi o parchi naturali, sono porzioni di territorio che la legge tutela per il loro particolare interesse naturalistico, ambientale o storico-culturale. Aree che contengono ecosistemi prevalentemente o largamente intatti, ambienti e paesaggi di rilievo tale da richiedere un intervento istituzionale per garantirne la conservazione alle future generazioni.