Si prospetta l’addio definitivo al mercato tutelato dell’energia: non ci sarà più nessuna proroga a quanto pare, o quantomeno queste sono le attuali intenzioni del Governo Meloni.
Il recente Consiglio dei Ministri ha segnato un passo significativo nel settore delle rinnovabili con l’approvazione di misure cruciali, guidate dai ministri Nordio e Pichetto. Tra le decisioni prese, spicca il varo del tanto atteso decreto Energia, a lungo rimandato nelle settimane precedenti.
Un testo che, nonostante le aspettative, ha sorprendentemente omesso la proroga del mercato tutelato, coinvolgendo direttamente 9,5 milioni di famiglie.
Tuttavia, è importante sottolineare che alcune categorie, come i vulnerabili, non saranno coinvolte da questa transizione.
Che cosa si intende con “mercato tutelato”?
Con il termine Mercato tutelato ci si riferisce al regime in cui le condizioni economiche e contrattuali delle forniture di elettricità e gas sono stabilite e disciplinate dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ogni trimestre.
Senza ulteriori proroghe la deadline per il mercato tutelato, prevista per i consumatori è fissata al 1° gennaio 2024, data entro cui ogni famiglia dovrà scegliere un’offerta nel mercato libero, cioè quello dove le compagnie energetiche propongono prezzi e condizioni differenti in concorrenza tra loro.
Energia, nessuna proroga per il mercato tutelato
Le date incise nel calendario di molti consumatori, il 10 gennaio e il primo aprile 2024, segnano irrimediabilmente la fine della tutela per le bollette del gas e della luce di coloro che ancora non hanno optato per il “mercato libero” dell’energia.
Il Consiglio dei Ministri ha ratificato il decreto energia senza concessioni aggiuntive, evitando ulteriori proroghe, già numerose in passato, al fine di evitare possibili contrasti con la Commissione Europea, che auspica il completamento della transizione.
Il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha annunciato l’avvio di un tavolo dedicato a studiare modalità di transizione meno impattanti per le famiglie coinvolte, un numero considerevole pari a 9,5 milioni di utenze.
Soprattutto si pensa a nuove soluzioni per tutelare gli utenti vulnerabili, che sono coloro che rientrano in almeno una delle seguenti casistiche:
- coloro che percepiscono il bonus sociale sulle bollette
- chi ha un’età superiore ai 75 anni
- i soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 della legge 104/92
- chi ha un’utenza attiva in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi.
Tuttavia, l’ipotesi di un rinvio delle scadenze, proposta da organizzazioni di consumatori e sostenuta da alcuni esponenti politici, è stata esclusa, nonostante le richieste emergenti dalla crisi energetica in corso.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it