emendamenti-decreto-crescita-2019Emendamenti Decreto Crescita 2019: i Comuni in crisi vedono inseriti nuove disposizioni all’interno del testo, che potrebbero favorire il ristoro economico dei debiti pregressi. Scopriamo quali Città sono interessate.


Per i comuni in crisi novità dagli ultimi emendamenti Decreto Crescita 2019: ecco quali sono le città interessate nello specifico.

Emendamenti Decreto Crescita 2019

Una delle cose che saltà più all’occhio è il ritorno del cosiddetto Salva-Roma.

Infatti parte del debito storico (1,4 miliardi) passerà allo Stato. Ma si prevede anche l’istituzione di un fondo dove far confluire i minori esborsi per rinegoziazione dei mutui da parte dell’attuale Commissario al debito di Roma, che serviranno per i debiti delle città metropolitane.

Si parla inoltre anche di Salva-Comuni.

Nello specifico interessa nell’imeddiato però solo sette città: due sono targate M5S (Roma e Torino), tre sono di centro-destra (Alessandria, Messina e Catania), una di centro-sinistra (Reggio Calabria, a cui si allunga a 20 anni anche il rientro dall’extradeficit) e una è “arancione” (Napoli).

Torino, Napoli, Messina e Catania nell’immediato avranno diritto a un fondo da 510 milioni (20 quest’anno, e 35 annui nel 2020-33).

Specificamente per Alessandria sono destinati 20 milioni per due anni.

Nei prossimi 14 anni, invece si prevede che 490 milioni andranno ai debiti delle città in crisi.

Ci saranno poi diverse norme tra le quali c’è il concorso nel pagamento dei mutui per i comuni capoluogo, con 20 milioni per quest’anno e 35 milioni l’anno dal 2020 al 2033.

Gli altri emendamenti

A chiudere il disegno, dopo la pagina dedicata ai Comuni in crisi, restano gli altri emendamenti Decreto Crescita 2019.

In sintesi:

  • arriva un commissario per accelerare gli appalti in vista degli Europei di calcio del 2020,
  • arriva al ministero dei Trasporti il fondo “salva-opere”,
  • si allarga la platea dei risparmiatori che hanno diritto al rimborso automatico a carico del Fondo indennizzo alimentato dai conti dormienti,
  • stretta antievasione sugli affitti brevi e sull’imposta di soggiorno, previste sanzioni da 500 a 5mila euro per chi non comunica il codice di identificazione
  • Rc auto, consentendo ai conducenti virtuosi (nessun incidente da almeno 5 anni) di ottenere la classe di merito più favorevole anche in sede di rinnovo delle polizze.

A questo link il TESTO COMPLETO DEGLI EMENDAMENTI.