Da venerdì 10 febbraio, è disponibile la Dichiarazione precompilata, anche per le partite Iva. Ecco come funziona.
Dichiarazione precompilata partite Iva: scorso venerdì, 10 febbraio 2023, l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei cittadini la dichiarazione precompilata, anche per le partite Iva.
Il nuovo modello sarà disponibile per oltre 2,4 milioni di imprese e contribuenti.
Dal prossimo 15 febbraio, invece, sarà possibile modificare, integrare e inviare il modello.
Ecco come trovarlo e come funziona.
Dichiarazione precompilata partite Iva: dove si trova
Per poter visualizzare il nuovo modello di dichiarazione precompilata, occorrerà entrare sul sito dell’Agenzia delle Entrate, con le proprie credenziali e andare nella sezione “Fatture e corrispettivi”. All’interno della sottosezione dedicata ai documenti Iva precompilati, troviamo la dichiarazione annuale Iva per le partite Iva.
Dal 15 febbraio, poi, sarà possibile modificare e integrare i quadri del modello, aggiungere i quadri che non sono nel modello precompilato, inviare la dichiarazione ed effettuare il pagamento dell’imposta, da versare con addebito sul proprio conto o da fare tramite Modello F24.
Dichiarazione precompilata partite Iva: quali sono le funzionalità
Tramite il servizio dell’Agenzia delle Entrate, sarà possibile modificare, integrare e inviare i dati riportati nei differenti quadri della Dichiarazione. Ma anche scaricarla, per poter confrontare i dati presenti nei propri applicativi.
Ci saranno anche delle funzionalità legate al versamento: sarà possibile scegliere la data di versamento, il numero delle rate in cui suddividere il pagamento, calcolare l’importo totale da versare e il dettaglio delle eventuali date.
Sarà possibile, inoltre, inviare una dichiarazione correttiva o integrativa.
Chi sono i destinatari
Il nuovo servizio sarà disponibile per 2,4 milioni di imprese e lavoratori autonomi, che rientrano nella platea definita dall’Agenzia delle Entrate.
Si tratta di soggetti passivi residenti e stabili in Italia, che effettuano la liquidazione trimestrale. Sono esclusi dalla platea beneficiaria alcune categorie, come chi opera in alcuni settori di attività o per chi è previsto un regime speciale, ai fini Iva (come l’editoria, la vendita di beni usati e le agenzie di viaggio).
Come dichiarato da Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate:
“L’introduzione di questo nuovo servizio è un supporto concreto che l’Agenzia mette a disposizione di una significativa platea del tessuto economico e produttivo, in un’ottica di trasparenza e collaborazione. Un sistema fiscale più semplice e che funziona meglio è un investimento, non solo per il sistema-Paese, ma anche per le prossime generazioni”.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it