Più di settecento milioni di informazioni e dati già confluiti nei database dell’Agenzia delle Entrate. Circa trenta milioni, tra 730 e Unico, i modelli in corso di predisposizione. Ci siamo. Anche quest’anno è iniziato il conto alla rovescia per la precompilata, la cui platea potenziale di contribuenti interessati toccherà il traguardo dei trenta milioni. Oltre all’aumento nel numero degli utenti (in pratica, +50% rispetto allo scorso anno, quando il bacino potenziale era di venti milioni di contribuenti), la nuova precompilata 2016 si caratterizza per un lungo elenco di novità. Innanzitutto, l’apertura anche al modello Unico Web, che s’aggiunge al modello 730 già presente nel 2015: in pratica, con le informazioni disponibili saranno predisposti circa venti milioni di 730 e dieci di Unico. A seguire, la new-entry delle informazioni relative ad altri oneri, in particolare le spese sanitarie (quest’anno non tutte, perché mancheranno i dati relativi ai farmaci da banco, quelli per i quali non è prevista prescrizione medica). A ogni modo, nel complesso, la precompilata 2016 si arricchirà di ben 700 milioni di dati.
Un big data-cloud nel segno della precompilata, modello di cooperazione tra una molteplicità di attori
La precompilata viaggia su di una piattaforma di flussi e di interscambio di dati in progressione continua. Una sorta di big data-cloud, con operazioni di acquisizione e trattamento dei dati che si aprono e si chiudono al secondo. Tutto questo è oggi possibile grazie al contributo di tutti gli attori coinvolti i quali, ciascuno per ciò che compete, ha già provveduto a trasmettere 700 milioni dioperazioni relative ad atti e variabili, le più diverse, tanto da ricomprendere dati sui premi assicurativi, sugli interessi passivi sui mutui, sui contributi previdenziali, sulle spese mediche (ed eventuali relativi rimborsi), sulle certificazioni uniche, sulla previdenza complementare, sulle spese funebri e quelle universitarie. Appunto, un big data-cloud dal profilo fiscale alimentato dalle informazioni disponibili in Anagrafe tributaria, da quelle trasmesse da banche, assicurazioni, medici, farmacisti, enti previdenziali e datori di lavoro.
Precompilata 2016, l’appuntamento è per il 15 aprile
A partire dal 15 aprile, saranno disponibili online i due modelli in versione precompilata. In particolare, quest’anno l’operazione precompilata 2016 interesserà ben venti milioni di pensionati, lavoratori dipendenti e assimilati, cui s’aggiungono dieci milioni di contribuenti che compilano il modello Unico.
Precompilata step by step, innanzitutto, come si accede
Il primo passo è accedere al modello precompilato, in modo da poter gestire la dichiarazione. Per farlo, occorre il codice Pin per i servizi telematici dell’Agenzia che può essere richiesto collegandosi al suo sito o telefonando al numero 848.800.444 oppure recandosi presso gli uffici territoriali delle Entrate. A queste tre possibilità va aggiunto un quarto percorso semplificato per i possessori dismart card Cns. In questo caso, basta inserire la carta nel lettore e il sistema fornisce immediatamente al contribuente il Pin e la password di accesso a Fisconline. Inoltre, anche quest’anno, per agevolare i cittadini che già dispongono del Pin dispositivo dell’Inps, è previsto l’accesso attraverso il sito dell’Istituto.
La precompilata trova Spid
Un’ulteriore opzione d’accesso è costituita dal nuovo sistema pubblico di identità digitale, Spid, che permette a cittadini e imprese di accedere con credenziali uniche a tutti i servizi online delle pubbliche amministrazioni e delle imprese aderenti. L’Agenzia delle Entrate è tra le prime amministrazioni che hanno scelto di aderire. Chi vuole optare per questo nuovo sistema, già dal 15 marzo scorso può rivolgersi agli identity provider accreditati presso Agid (Agenzia per l’Italia digitale) per richiedere l’identità digitale Spid. In alternativa a questa griglia di opzioni predisposte per ottenere il Pin, è comunque sempre possibile delegare il proprio sostituto di imposta, se disponibile a fornire l’assistenza fiscale, un Caf o un professionista abilitato.
730 o Unico Web? Un’applicazione aiuta i contribuenti nella scelta
Da quest’anno, una volta entrati nell’applicazione della precompilata, il contribuente sarà guidato dal sistema stesso nella scelta, in base ai rispettivi requisiti, tra modello 730 e Unico precompilato. L’opzione presenta benefici nient’affatto indifferenti. Basti pensare che i contribuenti che sceglieranno il 730 si vedranno accreditato direttamente in busta paga l’eventuale rimborso Irpef già in estate, senza ulteriori attese.
L’ultimo step, tre opzioni per il contribuente: accettare, modificare o integrare la precompilata
Naturalmente, il contribuente può comunque modificare, integrare o accettare il modello agevolmente e trasmetterlo al Fisco, dal 2 maggio al 7 luglio, direttamente dal proprio pc o delegando il sostituto d’imposta che presta assistenza fiscale, un Caf o un professionista. Per quanto riguarda in particolare il 730, se la dichiarazione viene accettata direttamente così com’è o modificata tramite un Caf o un professionista abilitato, si chiude la partita con il Fisco. Infatti, in quest’ultimo caso, i controlli documentali sono effettuati direttamente nei confronti del Caf o del professionista al quale ci si è affidati.
Più precompilata, maggiore semplificazione, meno controlli
Un dato di rilievo è quello delle certificazioni uniche già acquisite, più di 62 milioni. Un maxi-afflusso che funzionerà da riferimento per ridisegnare i redditi relativi al 2015, inclusi quelli dei contribuenti che utilizzano il modello Unico. Nel complesso, si tratta quindi d’un dato altamente strategico, in quanto da una parte consentirà di assemblare ben trenta milioni di dichiarazioni, mentre sul versante delle comunicazioni preventive e della cooperative compliance renderà possibile con largo anticipo l’incrocio delle informazioni e, in caso d’incongruenze, l’invio di lettere con l’invito a regolarizzare le discordanze emerse evitando così successivi controlli. Un segnale chiaro di come la semplificazione, in questo caso raffigurata dall’impiego della precompilata, possa alimentare la crescita di comportamenti virtuosi, senza bisogno di dover ricorrere alla ritualità dei controlli, se non come estrema ratio.
Cosa c’è nello scrigno della precompilata
La dichiarazione precompilata si basa sulle certificazioni dei sostituti d’imposta per redditi di lavoro dipendente e assimilati, pensioni e compensi per attività occasionali di lavoro autonomo. Il modello contiene, inoltre, le informazioni presenti in Anagrafe tributaria relative alle spese di ristrutturazione edilizia e di risparmio energetico, ai versamenti effettuati con il modello F24, alle compravendite immobiliari, ai contratti di locazione registrati e alla dichiarazione dei redditi dell’anno precedente. Sono inoltre disponibili anche i dati trasmessi da altri soggetti, che riguardano alcuni oneri detraibili e deducibili sostenuti dai contribuenti, tra cui gli interessi passivi sui mutui, i premi assicurativi, i contributi previdenziali, le spese funebri, le spese mediche e universitarie.
Non solo spese mediche, anche i bonus casa trovano posto nella precompilata
Tra le novità della precompilata 2016, un posto di riguardo, visto l’utilizzo crescente che ne viene fatto, è riservato ai bonus fiscali per i lavori in casa, interventi di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica: da quest’anno, le informazioni e i dati sulle detrazioni spettanti per le spese sostenute nell’anno precedente (in questo caso, il 2015) risulteranno già inseriti. Banche e Poste, infatti, devono comunicare annualmente, entro il 28 febbraio, i dati dei bonifici parlanti emessi dai contribuenti, con gli identificativi del beneficiario e del destinatario della somma.
Dati inviati nel 2016
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Lavoratori domestici
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3.335.572
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Interessi passivi
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8.286.833
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Contributi previdenziali
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4.756.478
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Contratti e premi assicurativi
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84.404.431
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Rimborsi spese sanitarie
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3.052.066
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Spese universitarie
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3.070.861
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Spese funebri
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700.343
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Previdenza complementare
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3.615.642
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Certificazioni uniche
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62.481.144
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TOTALE
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173.703.370
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SPESE SANITARIE
2016
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Dati spese sanitarie
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Numero ricette
tratte dal Ssn |
Numero informazioni dal
sistema Tessera sanitaria |
Arrivate
al 10 marzo |
400 milioni
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120 milioni
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