delibera tasiCancellata la possibilità per i comuni ritardatari di applicare le delibere con variazioni di Imu e Tasi?

 

Stop alla sanatoria delle delibere Imu-Tasi adottate dai comuni dopo il 30 luglio 2015 introdotta al Senato. La norma introdotta al senato stabiliva che fossero validi gli aumenti dei tributi e delle addizionali deliberate fino al 30 settembre.

 

Gli aumenti di Tasi-Imu disposti dai Comuni dopo il 30 luglio 2015 non sono più validi. Un emendamento alla legge di Stabilità approvato in commissione Bilancio alla Camera stabilisce che viene “abrogata la sanatoria delle deliberazioni 2015 relative a regolamenti, aliquote e tariffe di tributi adottate dai Comuni dopo il termine (…) fissato al 30 luglio 2015”.

 

La lettera c) del comma 1 aveva apportato modifiche all’articolo 13, comma 13-bis del decreto-legge n. 201 del 2011, norma che – tra l’altro – fissa i termini per l’invio, da parte dei comuni al MEF, delle delibere su aliquote e detrazioni IMU, nonché dei regolamenti locali dell’imposta stessa. In particolare, con le norme in esame detta scadenza è anticipata dal 21 al 14 ottobre di ciascun anno e viene precisato che tale termine è perentorio.

 

Sono 844 i Comuni che erano interessati all’ipotesi di sanatoria che è stata bocciata e non è entrata in legge di Stabilità, e non tutte le delibere prevedevano aumenti di aliquota. A fornire informazioni era stata recentemente il Servizio politiche territoriali della Uil, segnalando tra le amministrazioni locali «ritardatarie» 9 città capoluogo di provincia: Napoli, Avellino, Frosinone, Mantova, Matera, Rieti, Terni, Trieste, Verbania.

 

L’unico sito con valore legale per le delibere con le aliquote Imu-Tasi è quello delle Finanze. Nel saldo c’è chi replica l’importo in acconto, dimenticandosi di nuove delibere. Attenti alle case concesse in prestito o affittate a canone concordato, per le quali nel 2015 spesso sono state introdotte agevolazioni.

 

Lo stop alla sanatoria arriva a pochi giorni dalla scadenza dei termini per saldare il conto di Imu e Tasi, il 16 dicembre, e lascia immaginare che nei comuni interessati si procederà al pagamento con le vecchie aliquote.