Il governo, su mandato del Parlamento che ha approvato la legge di delega fiscale, si accinge a riformulare buona parte della normativa tributaria. Tra le materie incluse nel provvedimento, c’è lariforma del sistema fiscale.

L’esecutivo, nel modificarlo, dovrà anzitutto attenersi allo statuto dei diritti del contribuente. Dovrà essere rafforzato il principio della irretroattività delle norme tributarie; queste, inoltre, dovranno essere coerenti con il federalismo fiscale. Dai decreti delegati che il governo emanerà in attuazione del provvedimento parlamentare, non potranno derivare nuovi oneri per le casse dello Stato, mentre dovranno essere recepite tutta una serie di indicazioni provenienti dall’Europa. In particolare, il carico fiscale dovrà essere maggiormente trasferito dal lavoro e dal capitale verso i consumi, i beni immobili e l’ambiente.

L’operazione dovrà essere effettuata a saldi di gettito invariati; l’Ue, inoltre, raccomanda di rivedere il sistema delle esenzioni, delle aliquote Iva e delle agevolazioni fiscali  dirette. Da Bruxelles, ovviamente, ci è stato caldamente suggerito di rinnovare e potenziare l’impegno contro l’evasione fiscale. Altri criteri di cui l’esecutivo dovrà tener conto sono “la tendenziale uniformità della disciplina delle obbligazioni tributarie; il coordinamento e la semplificazione degli obblighi contabili e dichiarativi dei contribuenti; la coerenza e uniformità dei poteri in materia tributaria; la generalizzazione del meccanismo della compensazione tra crediti d’imposta vantati dal contribuente e debiti tributari a suo carico”.

FONTE: CGIA Mestre

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