Il governo si trova di fronte ad una serie di sfide economiche difficili, con un atteggiamento “ambizioso” di fronte ad un quadro “fragile”. Sarà perciò necessario fare scelte caute, magari spingendo di più su investimenti e revisione di spesa, e forse anche con le privatizzazioni, se le condizioni del mercato lo consentiranno.
Sono questi gli ammonimenti rivolti all’esecutivo da Bankitalia e Corte dei Conti, istituzioni che hanno studiato la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Def), preludio alla legge di stabilità che verrà discussa nei prossimi giorni.Il premier Matteo Renzi difende il documento e, nella sua newsletter, scrive che la legge di stabilità “sarà pronta verso la fine della settimana prossima”.
In “sintesi estrema”, Renzi sostiene che la ricetta è “il deficit continua a scendere, il Pil continua a salire”, forse in maniera più rallentata, “passo dopo passo, piano piano, ma la direzione è quella”. Il premier ricorda che nella legge “ci sarà un primo intervento per aiutare i pensionati al minimo e consentire di uscire dal lavoro un po’ prima, con una piccola penalizzazione”, e verranno inclusi “tutti i soldi per le scuole saranno fuori dal patto di stabilità” dell’Ue.