decreto-fiscale-rottamazione-cartelleNei contenuti del testo (che dopo una messa a punto travagliata è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale) del Decreto Fiscale, sulla rottamazione cartelle e verbali cosa cambia?


L’ultima novità introdotta dal Consiglio dei Ministri lo scorso sabato prevede per i contribuenti in difficoltà economica, di poter pagare le cartelle esattoriali non pagate, sulla base del proprio reddito ISEE se persone fisiche o sull’indice di Liquidità se società ed imprese.

 

Quali sono le tipologie di rottamazione previste?

 

Previste dal condono cartelle esattoriali Equitalia, 3 aliquote 6%, 10% e 25%, che saranno declinate in modo diverso per le persone e per le società. per le cartelle affidate all’agente della riscossione tra il 2000 ed il 31 dicembre 2017, per chi non rientra nel condono saldo e stralcio, è prevista la possibilità di aderire alla rottamazione ter 2019 con condono di interessi e sanzioni. Possibile anche il pagamento rateale in 10 rate i 5 anni.

 

Per coloro che hanno aderito alla rottamazione bis, possibilità di aderire alla terza sanatoria qualora in regola con i pagamenti. Per le cartelle più vecchie fino a 1000 euro affidate dal 2000 al 2010. Tale condono cartelle 2019, bollo auto e multe fino a 1000 euro, consentirà la cancellazione automatica del debito, in quanto recuperare questi debiti è più oneroso che cancellarli.

 

Infine, per i contribuenti prevista anche la possibilità di aderire alla nuova definizione liti fiscali pendenti tributarie che riguarda nella fattispecie, la chiusura dei contenziosi nelle commissioni tributarie, versando la metà di quanto dovuto in caso di vittoria in secondo grado e 1/3 del dovuto in caso di vittoria in primo grado.

 

Come aderire?

 

L’adesione alla rottamazione va comunicata entro il 30 aprile 2019 e vale anche per chi ha già optato per la rottamazione (e non è al momento in regola con le rate) e per la rottamazione bis. In questo caso i contribuenti dovranno versare le rate previste per quest’anno entro il 7 dicembre 2018 e potranno poi diluire quelle da pagare nel 2019 con un interesse ridotto dello 0,3%.