decreto-fiscale-2019-emendamenti-approvatiDecreto Fiscale 2019, gli emendamenti approvati dalla Commissione Finanze del Senato. Avviato il processo di approvazione, ecco qual è la situazione attuale.


Tra correzioni e cambi di rotta, la versione del decreto fiscale uscita dalla commissione Finanze del Senato (e martedì 27 novembre al voto dell’Aula) presenta significative differenze rispetto al testo iniziale e agli annunci alla sua presentazione.

 

Il decreto, collegato alla manovra, è in prima lettura al Senato e passerà quindi alla Camera per la seconda lettura.

 

Gli emendamenti attualmente approvati

 

Via libera agli sconti per sanare le liti con l’Agenzia delle entrate (sconto del 10% ed eliminazione di sanzioni e interessi, con il pagamento quindi del 90%). In caso di vittoria in primo grado il contribuente potrà invece pagare il 40% del dovuto e in caso di vittoria in secondo grado il 15% (contro il 50% e il 20% previsto dal testo originario). E in caso di vittoria del contribuente in entrambi i gradi di giudizio sarà richiesto il pagamento del 5%.

 

Ok anche all’annunciata esenzione dalla fattura elettronica per medici e farmacisti per il 2019, per venire incontro ad alcuni dei rilievi del Garante della privacy. Stesso trattamento per le società sportive dilettantistiche che non abbiano incassato proventi oltre 65mila euro, come per chi aderisce al regime forfettario.

 

Via libera della commissione Finanze del Senato anche all’emendamento ‘omnibus’ al decreto fiscale, che cancella il condono con l’integrativa speciale e introduce al suo posto la sanatoria degli errori formali. Con l’ok all’emendamento arrivano anche anche il rinnovo del bonus bebè per il 2019, un fondo ad hoc per il maltempo, l’abbattimento delle tasse per le sigarette elettroniche e la nuova tassa sui Money transfer.

 

Cambia infine la rateazione dei debiti con la Rottamazione Ter: i pagamenti restano su cinque anni, ma i versamenti (di importo minore) salgono da 10 a 18. La rottamazione ter consente di sanare le cartelle esattoriali affidate all’agente della riscossione fra il 2000 e il 2017, pagando per intero l’imposta originariamente dovuta con uno sconto su sanzioni e interessi di mora.