Gli emendamenti presentati alla Commissione finanze della Camera al Decreto Dignità reintrodurranno i voucher negli Enti Locali?
Il ddl AC924 di conversione del Decreto Legge n. 87/2018, recante disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese, ha iniziato il suo iter di conversione alla Camera dei deputati lo scorso 13 luglio. Il 19 luglio scadeva il termine fissato per la presentazione dei primi emendamenti. Tra questi figura quello che reintroduce i voucher negli enti locali, in agricoltura e nel turismo.
Sono circa un migliaio gli emendamenti presentati dai deputati nelle commissioni Finanze e Lavoro al dl Dignità. L’esame in commissione del testo avrà inizio lunedì. Gli emendamenti a firma M5s-Lega saranno una cinquantina. Le modifiche principali riguardano i voucher. Il decreto licenziato da palazzo Chigi ne prevedeva la totale abolizione, ora invece una proposta di modifica ne chiede il reinserimento per i settori dell’agricoltura e del turismo.
Cosa prevede l’emendamento in questione?
Il compromesso trasformato in emendamento da inserire nel dl Dignità prevede che i buoni potranno essere utilizzati negli enti locali, in agricoltura e nel turismo. Il meccanismo di acquisto sarà ibrido. La procedura, infatti, avverrà online ma il voucher sarà poi stampato e sarà quindi utilizzato in forma cartacea. Una volta attivato il buono sarà valido per 7 giorni, al posto degli attuali tre.
In sede di conversione in legge del provvedimento, come annunciato dal ministro del Lavoro e dello Sviluppo Luigi Di Maio, dovrebbero arrivare anche gli incentivi alla trasformazione dei contratti a termine in contratti a tempo indeterminato.
Le nuove norme sui contratti a termine non varranno per rinnovi e proroghe di contratti in corso. Per i contratti in corso alla data di entrata in vigore del decreto, si applica la disciplina previgente: è previsto un periodo transitorio fino al 31 ottobre per l’applicazione delle nuove norme ai contratti a tempo determinato in corso.