Il Governo ha approvato un nuovo Decreto legge “Bollette” sull’energia, che proroga al terzo trimestre di quest’anno gli sconti previsti Decreto Aiuti di maggio.
Ricordiamo che con il via libera del Senato del 21 aprile scorso il Parlamento è stato convertito in legge il “Decreto Bollette“ che contiene una serie di aiuti e “sconti” per alleggerire i costi di luce e gas che famiglie e imprese devono sopportare.
Nel testo c’è anche l’azzeramento degli oneri di sistema elettrici e del gas per il secondo trimestre del 2022 e il taglio dell’Iva sul gas.
I fondi stanziati sono pari a circa 8 miliardi, 5,5 dei quali destinati a combattere il caro bollette, mentre i restanti vanno a sostegno delle filiere produttive per calmierare i costi delle bollette energetiche ed evitare in futuro altre crisi. Il decreto ha previsto anche una serie di agevolazioni per la filiera dell’autotrasporto e per il settore del fotovoltaico.
Decreto Bollette: il Governo proroga gli sconti
Con un nuovo Decreto legge sull’energia, si prorogano al terzo trimestre di quest’anno le previsioni del Decreto Aiuti di maggio.
Vengono stanziati oltre 2 miliardi per azzerare gli oneri di sistema sulle bollette elettriche. Per le bollette del gas, sono previsti 481 milioni per tagliare l’Iva, 470 per azzerare gli oneri di sistema e 240 per gli scaglioni fino a 5.000 metri cubi all’anno.
Il nuovo Decreto proroga dal primo luglio 2022 al 31 marzo 2023 la tassazione sugli extraprofitti delle società energetiche che importano gas.
Viene però estesa alle imprese dello stoccaggio fino al 31 dicembre la garanzia finanziaria della Sace (la società pubblica per l’assicurazione del credito), già prevista dal Dl Aiuti per le aziende danneggiate dalla guerra in Ucraina e dalle sanzioni contro la Russia.
I 18 importatori italiani di gas faticano a riempire gli stoccaggi, perché a questi prezzi di mercato è difficile trovare la liquidità per comprare.
Di qui l’intervento della Sace a garanzia dei crediti. Al momento però la situazione è sotto controllo. Secondo Snam, ogni giorno si stoccano sui 28 milioni di metri cubi di gas, e l’offerta di gas rimane superiore di 20 milioni di metri cubi alla domanda.
Azzeramento oneri generali bollette e gas
L’articolo 1 del decreto conferma, anche per il secondo trimestre del 2022, l’azzeramento delle aliquote relative agli oneri generali di sistema per:
- le utenze domestiche e non in bassa tensione (potenza fino a 16,5 kilowatt);
- le utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5kW (anche per media e alta/altissima tensione) oppure per illuminazione pubblica o ricarica di veicoli elettrici;
- il gas, fino a concorrenza dell’importo di 250 milioni di euro.
Il compito di rendicontare l’utilizzo delle risorse destinate da Palazzo Chigi al taglio degli oneri verrà affidato ad Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente. L’analisi dovrà essere mandata ai ministeri della Transizione ecologica, dell’Economia e alle Commissioni parlamentari entro il 16 maggio 2022. Sarà inoltre prevista una rendicontazione periodica, facendo distinzione tra i comparti di elettricità e gas, di pari passo con nuovi provvedimenti di contenimento dei costi.
Il decreto rafforza anche il bonus sociale elettrico e gas per il trimestre aprile-giugno prossimo.
Impianti solari fotovoltaici e termici
Tra gli incentivi per diminuire i consumi di energia dalle fonti fossili non potevano mancare gli aiuti al settore del fotovoltaico. La novità più importante riguarda l’estensione del campo di applicazione del modello unico semplificato per gli impianti fotovoltaici e termici con potenza superiore a 50 kilowattora fino ad un massimo di 200 kW (già previsto per quelli più piccoli fino a 50kW sui tetti degli edifici).
Per le imprese del Sud (Abruzzo, Campania, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) il governo ha inoltre dato il via libera ad un credito d’imposta da utilizzare per interventi volti ad attivare o aumentare l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e per altre misure di miglioramento dell’efficienza energetica.
Nel decreto, inoltre, è stato istituito un Fondo rinnovabili per le Pmi di 267 milioni di euro per aiutare le imprese a realizzare impianti fotovoltaici fino 200 kW di potenza attraverso l’erogazione di contributi in conto capitale a fondo perduto.
Infine le aziende che installano impianti fotovoltaici sul tetto per produrre energia in maniera autonoma potranno accedere all’ultimo conto energia, una serie di tariffe agevolate concordate con il Gestore dei servizi energetici che si abbassano con il crescere della potenza installata, per impianti di potenza compresi tra 20 kW e 100 KW.
Fonte: Confcommercio