italia_crescita_324x230I dati Istat sulla crescita del Pil riferita al primo trimestre 2016 preoccupano gli artigiani mestrini.“Siamo un Paese che corre con il freno a mano tirato”.

 

E’ questo il primo commento rilasciato dal coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA, Paolo Zabeo, in merito ai dati pubblicati quest’oggi dall’Istat sulle previsioni di crescita del Pil nel primo trimestre di quest’anno (+0,1 per cento).

 

“Con un carico fiscale e un tasso di disoccupazione che rimangono  ancora eccessivamente elevati, una burocrazia che continua a penalizzare chi fa impresa e con una domanda interna ancora troppo debole – prosegue Zabeo – fatichiamo molto più degli altri paesi dell’Eurozona ad agganciare la ripresa economica. Se teniamo conto che per la stragrande maggioranza delle aziende, soprattutto quelle di piccola dimensione, i prestiti bancari sono in calo, condizionando gli investimenti e la capacità di dar vita a nuovi processi innovativi, quest’anno sarà molto difficile centrare gli obbiettivi di crescita che il Governo si è prefissato nei mesi scorsi”.

 

La preoccupazione della CGIA è ribadita anche dal Segretario, Renato Mason, che dichiara: “Se il Paese vuole lasciarsi definitivamente alle spalle la crisi che, praticamente, ci attanaglia dal 2008, non abbiamo scelta. Dobbiamo abbassare drasticamente le tasse, razionalizzare la spesa pubblica  e, in particolar modo,  rilanciare gli investimenti pubblici. Altrimenti rischiamo di scivolare in una fase di stagnazione economica molto preoccupante.”