rottamazione cartelle fiscoSenza farsi attendere, sul sito dell’Agenzia delle entrate-Riscossione è disponibile da oggi il modello DA 2000/17, che recepisce le modifiche alle regole sulla rottamazione delle cartelle, apportate dal Dl 148/2017 (convertito, con modifiche, dalla legge 172/2017, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale).


Il provvedimento legislativo, rispetto a quanto previsto dalla versione originaria del testo, ha ampliato ulteriormente la platea dei contribuenti ammessi alla procedura, estendendo la definizione agevolata anche ai carichi affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2016 per i quali non è stata presentata precedente domanda di “rottamazione”.

 

Questa novità, unita alla possibilità di aderire alla definizione agevolata dei carichi affidati dal 1° gennaio al 30 settembre 2017 (già prevista dalla versione originaria del Dl 148/2017), consente di ampliare notevolmente la platea dei contribuenti che possono accedere alla definizione agevolata: in definitiva, la domanda di rottamazione, in virtù delle nuove regole, può essere presentata per i carichi affidati alla riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 settembre 2017.
 

Ricordiamo che la definizione agevolata consente di regolarizzare la propria posizione tributaria pagando il debito senza aggiunta di sanzioni e interessi di mora. In aiuto ai contribuenti, sul portale della Riscossione, una guida alla compilazione del nuovo modello, le risposte alle domande più frequenti (faq) e molte altre informazioni utili.

 

Tre vie per “rottamare”, uno il termine per presentare la domanda

 

Un comunicato dell’Agenzia delle entrate-Riscossione spiega come aderire alla definizione agevolata “riformata”. La domanda di adesione va inviata entro il 15 maggio 2018. Tre i canali possibili:

 

 

  • attraverso il servizio “Fai DA Te” compilando, direttamente nell’area libera del portale di Agenzia delle entrate-Riscossione, il modello DA 2000/17
  • presentando il modello DA 2000/17 agli sportelli della Riscossione
  • dalla propria casella di posta elettronica certificata, insieme alla copia del documento di identità, all’indirizzo Pec della direzione regionale di riferimento dell’Agenzia delle entrate-Riscossione.

 

 

Parola all’Agenzia delle entrate-Riscossione

 

A questo punto, si mette in moto l’Agenzia delle entrate-Riscossione, che dovrà spedire al contribuente, per posta ordinaria, entro il 31 marzo 2018, una comunicazione con gli eventuali carichi 2017, affidati in riscossione entro il 30 settembre, per i quali non risulti ancora notificata la relativa cartella di pagamento. Inoltre, coloro che hanno aderito alla rottamazione riceveranno un comunicazione di accoglimento della domanda con l’importo dovuto ai fini della definizione e i bollettini di pagamento in base al piano di rateizzazione indicato dall’istante nel modello DA 2000/17.

 

Il punto sulle nuove date in agenda

 

Le ultime modifiche hanno comportato una rivisitazione delle scadenze:

 

 

  • per i carichi “rottamabili” del periodo 1° gennaio-30 settembre 2017, l’Agenzia delle entrate-Riscossione dovrà inviare al contribuente la “Comunicazione delle somme dovute” entro giugno 2018. I versamenti dovranno essere effettuati in un’unica soluzione, entro luglio 2018, o in un massimo di 5 rate con scadenze a luglio, settembre, ottobre e novembre 2018, e febbraio 2019
  • per i carichi “rottamabili” affidati alla riscossione nel periodo 1° gennaio 2000-31 dicembre 2016, la “Comunicazione delle somme dovute” dovrà essere inviata entro settembre 2018 e i versamenti dovranno essere eseguiti, in un’unica soluzione, entro ottobre 2018 o in un massimo di 3 rate con scadenze ottobre e novembre 2018, e febbraio 2019.
  • per cartelle o avvisi indicati dal contribuente nel modello DA 2000/17, interessati da una rateizzazione in essere al 24 ottobre 2016, l’Agenzia delle entrate-Riscossione dovrà inviare, entro il 30 giugno 2018, la comunicazione delle eventuali somme da pagare per regolarizzare le rate del 2016, da versare entro il 31 luglio 2018. Dopo il pagamento, verrà inviata al contribuente, entro settembre 2018, la “Comunicazione delle somme dovute” per la definizione agevolata dell’importo residuo da versare. Anche in questo caso, è previsto che il pagamento possa essere eseguito in un’unica soluzione, entro ottobre 2018, o in un massimo di 3 rate, con scadenze ottobre e novembre 2018, e febbraio 2019. Attenzione al rispetto dei termini: infatti, l’omesso o il tardivo versamento delle rate scadute nel 2016 impedisce automaticamente l’accesso alla procedura di definizione agevolata (la relativa istanza diventa improcedibile).

 

 

Ripescaggio possibile per “respinti”

 

Nuova chance anche per chi si è visto respingere la precedente istanza di rottamazione perché non in regola con il pagamento di tutte le rate scadute al 31 dicembre dello scorso anno per le dilazioni in corso al 24 ottobre 2016. I contribuenti che si trovano in questa situazione potranno, fino al 15 maggio 2018, presentare una nuova istanza di “rottamazione”, utilizzando il modello DA 2000/17.

 

Infine, per completezza si ricorda che la versione definitiva del Dl 148/2017 ha posticipato dal 30 novembre al 7 dicembre 2017 il termine per il pagamento delle rate riguardanti la rottamazione 2016, scadute e non versate a luglio, settembre e novembre 2017