Ecco una guida al Credito d’Imposta per la Sanificazione: come funziona? Come si ottiene?
Il decreto rilancio ha introdotto un credito d’imposta concernente le spese per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati, nonché per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti (art. 125).
Ma come funziona nello specifico? E come si ottiene? Le precisazioni arrivano dall’Agenzia delle Entrate.
Credito d’Imposta per Sanificazione: come funziona e come ottenerlo
L’Agenzia delle Entrate ha infatti, in un recente provvedimento, reso disponibili i modelli e le istruzioni per usufruire dei crediti d’imposta introdotti dal Dl Rilancio per
- le spese di sanificazione e acquisto dei dispositivi di protezione individuale
- e le spese di adeguamento degli ambienti di lavori.
Inoltre pubblicata sul sito delle entrate anche la Circolare 20/E con la quale l’Agenzia fornisce i primi chiarimenti interpretativi e gli indirizzi operativi sui due crediti d’imposta.
Funzionamento del bonus
In pratica il credito d’imposta riguarda il 60% delle spese per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati, nonché per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti.
La norma dispone che tale credito d’imposta non può superare la misura di 60.000 euro per ciascun beneficiario, nel limite complessivo di 200 milioni di euro per l’anno 2020.
Il modello
Il modello per comunicare le spese ammissibili al credito di imposta dovrà essere inviato esclusivamente con l’apposito servizio web presente nell’area riservata del sito internet o tramite i canali telematici dell’Agenzia, e riceverà risposta entro cinque giorni.
Il provvedimento, definisce anche le modalità con cui i soggetti beneficiari possono comunicare all’Agenzia di optare, invece che per l’utilizzo in compensazione dei crediti d’imposta, per la cessione, anche parziale, dei crediti stessi ad altri soggetti, inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.
I beneficiari
Vasta la platea dei beneficiari dei crediti d’imposta per adeguamento Covid e sanificazione.
A riguardo, la circolare precisa che tra i possibili beneficiari del beneficio rientrano gli operatori con attività aperte al pubblico, tipicamente
- bar
- ristoranti
- alberghi
- teatri
- e cinema.
Sono inclusi anche:
- i forfetari
- gli imprenditori e le imprese agricole, sia che determinino per regime naturale il reddito su base catastale, sia quelle che producono reddito d’impresa
- nonché le associazioni, fondazioni e altri enti privati, compresi gli enti del Terzo settore.
Per questi ultimi (enti terzo settore), la circolare ritiene applicabile l’estensione del beneficio anche se non esercitano, in via prevalente o esclusiva, un’attività d’impresa.
Chiarimenti inoltre anche nel caso in cui le attività di sanificazione non siano effettuate da operatori professionisti, risultando ammissibili anche le spese di sanificazione degli ambienti collegate alle attività svolte in economia dal soggetto beneficiario, avvalendosi di propri dipendenti o collaboratori. Tra gli altri chiarimenti, vengono inoltre fornite istruzioni sulle modalità, termini e opzioni di utilizzo dei crediti d’imposta.
Documenti utili
Qui di seguito i documenti utili foriti dall’Agenzia delle Entrate:
Provvedimento del 10 luglio 2020
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it