La Cassazione, con l’ordinanza n. 1435/2018, ha dato indicazioni in merito al COSAP e all’occupazione di fatto del suolo pubblico.


Confermato il presupposto impositivo del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP).  Ritenendolo anch’esso dovuto, non in base alla limitazione o sottrazione all’uso normale o collettivo di parte del suolo. Ma in relazione all’utilizzazione particolare (o eccezionale) che ne trae il singolo.

COSAP: vale anche per occupazione di fatto del suolo pubblico

 

L’impugnata sentenza ha fondato la ritenuta non debenza del canone in questione esclusivamente sulla mancanza di una “specifica concessione”. Laddove il presupposto applicativo del COSAP e’ costituito dall’uso particolare del bene di proprieta’ pubblica oasservito all’uso pubblico, essendo irrilevante la mancanza di una formale concessione quando vi sia un’occupazione di fatto del suolo pubblico.

 

Neppure rileva – contrariamente all’assunto del giudice di appello – il fatto che l’ente pubblico non abbia avanzato richiesta di pagamento dell’indennizzo per l’occupazione senza titolo del suolo in questione.

 

Trattandosi – com’e’ evidente – di una diversa entrata patrimoniale.  La cui mancata richiesta non incide di certo sulla spettanza all’ente del canone. Questo per l’occupazione di fatto di una parte della strada adibita a pubblico passaggio.

 

Il proprietario del suolo, gravato da servitù pubblica di passaggio è tenuto al pagamento del Cosap anche se non vi è una formale concessione, purché vi sia un’occupazione di fatto del suolo.

 

A questo link invece trovate tutte le novità del nuovo Canone Unico Patrimoniale.