In quali regioni è possibile pagare il contributo unificato utilizzando il sistema pagoPA?
Romolo P.
Il pagamento del contributo unificato tributario può essere effettuato tramite il nodo dei pagamenti – SPC (pagoPA) a decorrere: a) dal 15 marzo 2017, per i depositi telematici dei ricorsi e degli appelli presso gli uffici di segreteria delle Commissioni tributarie presenti nella regione Toscana; b) dal 15 aprile 2017, per i depositi telematici dei ricorsi e degli appelli presso gli uffici di segreteria delle Commissioni tributarie presenti nella regione Lazio (articolo 1, Dm 10 marzo 2017). Con successivo decreto, tale modalità di pagamento sarà estesa alle restanti regioni (articolo 2). Per maggiori informazioni sui pagamenti con il servizio pagoPA è possibile consultare la relativa pagina dell’assistenza online.
Il contributo unificato, ai sensi del combinato disposto degli artt. 9 e 14 del decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115 (TUSG), è dovuto, per ciascun grado di giudizio, dalla parte che si costituisce per prima.
Nell’ambito del processo tributario il comma 6-quater dell’art. 13 del TUSG stabilisce che “Per i ricorsi principale ed incidentale proposti avanti le Commissioni tributarie provinciali e regionali è dovuto il contributo unificato”. Nel giudizio di secondo grado l’appellato, ai sensi dell’art. 54 del D.Lgs n. 546/1992, unitamente al deposito delle controdeduzioni, può presentare appello incidentale con le modalità e nei termini previsti dall’art. 23 del citato decreto legislativo. Si ricorda che l’appello incidentale si perfeziona mediante il deposito dell’atto non essendo necessario notificarlo alla controparte in ossequio ai principi di semplificazione e celerità propri del processo tributario.