Il Decreto del 13 maggio 2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 118/2024, stabilisce le modalità di richiesta e di erogazione dei contributi destinati ai servizi gestiti in forma associata nel 2024.
Questo decreto rappresenta un passo significativo per supportare la gestione associata dei servizi, garantendo che le risorse siano allocate in modo efficiente e trasparente.
Si introducono alcune novità e pertanto gli enti interessati sono invitati a seguire attentamente le modalità e le scadenze indicate per beneficiare del contributo erariale.
Contributi per i servizi gestiti in forma associata nel 2024
Il contributo erariale per il 2024 è riservato alle unioni di comuni e alle comunità montane. Questi enti sono autorizzati a richiedere il finanziamento per sostenere i servizi gestiti in forma associata.
Per ottenere il contributo, gli enti devono seguire una procedura di certificazione specifica, approvata dal Ministero dell’Interno. Ecco un approfondimento sui passaggi e requisiti fondamentali.
Accesso al Sistema Certificazioni Enti Locali
La certificazione deve essere effettuata attraverso il Sistema Certificazioni Enti Locali, un portale dedicato alla gestione delle comunicazioni finanziarie degli enti locali. Il sito è raggiungibile all’indirizzo Sistema Certificazioni Enti Locali.
- Registrazione e Accesso: Gli enti devono registrarsi al portale utilizzando le credenziali ufficiali. L’accesso è riservato ai rappresentanti legali e ai responsabili dei servizi finanziari degli enti locali.
- Selezione della Certificazione: Una volta effettuato l’accesso, gli utenti devono navigare nell’Area Certificati TBEL e selezionare il modulo di certificazione appropriato per il contributo erariale destinato ai servizi gestiti in forma associata nel 2024.
- Compilazione del Modulo: La certificazione richiede la compilazione dettagliata di diverse sezioni, tra cui:
- Dati dell’Ente: Informazioni generali sull’unione di comuni o comunità montana richiedente.
- Descrizione dei Servizi Gestiti: Elenco e descrizione dei servizi gestiti in forma associata, con dettagli sui benefici e l’efficienza derivante dalla gestione associata.
- Dati Finanziari: Informazioni finanziarie relative ai costi sostenuti e ai risparmi ottenuti tramite la gestione associata dei servizi.
- Firma Digitale: Una volta completata la compilazione, il modulo deve essere firmato digitalmente dal rappresentante legale dell’ente e dal responsabile del servizio finanziario. Questo passaggio è fondamentale per garantire l’autenticità e la validità della certificazione.
- Invio Telematico: La certificazione deve essere inviata telematicamente attraverso il portale entro il termine perentorio delle ore 24:00 del 30 settembre 2024. È importante rispettare questo termine per evitare la decadenza del diritto al contributo.
Validità della certificazione
La validità della certificazione è strettamente legata al rispetto delle modalità e dei termini di trasmissione stabiliti nel decreto:
- Corretta Compilazione: La certificazione deve essere compilata in maniera accurata e completa.
- Rispetto dei Termini: La trasmissione deve avvenire entro la scadenza stabilita. Le certificazioni inviate dopo il termine non saranno considerate valide.
- Conformità alla Procedura: Ogni fase della procedura deve essere seguita scrupolosamente. L’invio di documentazione aggiuntiva che altera i dati riportati può invalidare la certificazione.
Rettifiche e sostituzioni
Se un ente rileva errori nei dati trasmessi, può inviare una nuova certificazione correttiva entro il termine fissato. Anche la nuova certificazione deve seguire la stessa procedura telematica e deve essere completata e firmata digitalmente.
Supporto e assistenza
Per supportare gli enti nella procedura di certificazione, il Ministero dell’Interno mette a disposizione guide e assistenza tecnica attraverso il portale. È consigliato consultare le risorse disponibili e, in caso di dubbi, contattare il servizio di supporto per evitare errori nella compilazione e nell’invio della certificazione.
Determinazione dell’importo del contributo
L’importo del contributo erariale per i servizi gestiti in forma associata dalle unioni di comuni e dalle comunità montane nel 2024 sarà determinato seguendo specifici criteri stabiliti dal Ministero dell’Interno. Ecco un approfondimento su come avviene la quantificazione del contributo e le modalità di distribuzione in caso di fondi insufficienti.
Criteri di quantificazione del contributo
- Fondi Disponibili: La base di partenza per la quantificazione del contributo erariale è rappresentata dai fondi stanziati annualmente dal governo. Questi fondi vengono destinati specificamente per incentivare la gestione associata dei servizi da parte degli enti locali.
- Numero di Richieste: Il totale delle richieste pervenute entro il termine stabilito (30 settembre 2024) influisce direttamente sulla distribuzione dei fondi. Ogni unione di comuni e comunità montana che presenta una certificazione valida concorre all’assegnazione del contributo.
Distribuzione proporzionale in caso di fondi insufficienti
Nel caso in cui il totale delle richieste superi l’ammontare dei fondi disponibili, il Ministero dell’Interno applicherà un criterio di distribuzione proporzionale. Questo metodo assicura una ripartizione equa delle risorse disponibili tra tutti gli enti richiedenti.
- Calcolo del Contributo Teorico: Ogni ente che ha presentato una richiesta valida riceve una stima del contributo teorico basato sulle specifiche esigenze e sui servizi gestiti in forma associata.
- Totale dei Contributi Richiesti: Si sommano tutti i contributi teorici richiesti dagli enti. Questo totale rappresenta l’importo ideale necessario per soddisfare tutte le richieste.
- Rapporto Fondi Disponibili/Contributi Richiesti: Si calcola il rapporto tra i fondi effettivamente disponibili e il totale dei contributi richiesti. Questo rapporto determina la percentuale di copertura che sarà applicata a ciascun contributo teorico.
- Applicazione della Percentuale Proporzionale: Il contributo effettivo per ciascun ente è determinato applicando la percentuale di copertura al contributo teorico. Ad esempio, se i fondi disponibili coprono solo il 70% del totale richiesto, ogni ente riceverà il 70% del suo contributo teorico.
Esempio pratico di distribuzione proporzionale
- Fondi Disponibili: 10 milioni di euro.
- Totale dei Contributi Richiesti: 15 milioni di euro.
- Rapporto: 10 milioni / 15 milioni = 0,6667 (66,67%).
In questo scenario, ogni ente che ha richiesto un contributo riceverà il 66,67% del contributo teorico calcolato in base ai servizi gestiti in forma associata.
Implicazioni della distribuzione proporzionale
La distribuzione proporzionale garantisce che tutti gli enti ricevano una parte dei fondi disponibili, evitando esclusioni. Tuttavia, implica che nessun ente riceverà l’intero importo richiesto se i fondi sono insufficienti, promuovendo una gestione più oculata e solidale delle risorse disponibili.
Il testo del decreto
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it