contributi, previdenza-complementareA parziale rettifica di quanto comunicato in precedenza, si comunica che nei prossimi giorni è previsto il pagamento, da parte del Ministero dell’interno, non solo dei rimborsi ai Comuni per le agevolazioni Imu disposte con l’articolo 2 del dl n. 102 del 2013 (79,3 mln. di euro per fabbricati invenduti ed altre fattispecie minori), ma anche dei 110,7 milioni di euro relativi al minor gettito dell’Imu derivante dalla diminuzione dei moltiplicatori applicabili ai terreni agricoli posseduti da agricoltori professionali e dall’esenzione dei fabbricati rurali ad uso strumentale (comma 711, della legge n. 147 del 2013).

 

Nel primo caso i Comuni coinvolti sono circa 6.300, ed il riparto delle spettanze dovute a ciascuno è contenuto nel DM del ministero dell’Interno del 20 giugno 2014, i cui importi sono gli stessi dovuti anche per il 2015.

 

Nel secondo caso i comuni coinvolti sono 3.857, ed i relativi importi sono quelli contenuti nell’allegato A) del DM del ministero dell’interno del 24 ottobre 2014, emanato di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze.

 

L’ANCI, salutando positivamente questi provvedimenti, particolarmente attesi vista la grave condizione finanziaria dei Comuni, ricorda anche che sta sollecitando in tutte le sedi tecniche e politiche l’urgente pagamento degli altri ristori ordinariamente previsti da norme vigenti, che risultano in forte ritardo.

 

I Comuni attendono infatti l’erogazione di ulteriori 128,8 milioni di euro dovuti a quelle amministrazioni i cui terreni agricoli siano risultati esenti dall’Imu a seguito della revisione dei criteri di imponibilità dei terreni agricoli montani e collinari recata dal decreto legge del 24 gennaio 2015, n. 4, rispetto al diverso regime fiscale disposto dal DM Mef del 28 novembre 2014. Il contributo riguarda 2.271 Comuni e le somme dovute a ciascun ente sono riportate nell’Allegato C al citato dl n. 4.

 

Sono infine ancora in attesa di essere erogati i pagamenti a saldo del Fondo di solidarietà 2014 – e in alcuni casi 2013 – che riguardano non pochi Comuni per importi a volte significativi.

 

L’ANCI auspica che le difficoltà meramente burocratiche che hanno ritardato le erogazioni in questione vengano responsabilmente superate.

 

Non sarebbe accettabile che, stante il grave ritardo governativo nelle erogazioni sollecitate, i Comuni beneficiari dei contributi dovessero subire ulteriori ritardi per effetto delle norme sanzionatorie che sospendono i pagamenti da parte del ministero dell’Interno in caso di mancata comunicazione da parte dei Comuni del Certificato del Conto consuntivo 2014, il cui termine scade a fine maggio, o per mancato perfezionamento del questionario di aggiornamento dei fabbisogni standard.

 

ANCI ricorda inoltre che l’avvio della nuova contabilità e della fatturazione elettronica hanno determinato gravi difficoltà operative negli uffici finanziari comunali, soprattutto tra gli enti di minori dimensioni, e che nel 2015 non è stato erogato alcun acconto sulle somme spettanti a titolo di Fondo di solidarietà comunale, come sempre avvenuto entro il primo trimestre dell’anno da quando è attivo il Fondo.