conto correnteFinanza. Scopriamo cosa è un conto corrente a pacchetto. Le banche offrono diverse opzioni: convengono?


Se frequentate abitualmente una banca avete sicuramente sentito parlare di diverse tipologie di conti correnti. Tra le tante a disposizione è possibile fare una riduzione a tre macrocategorie:

 

 

–          I conti ordinari, anche noti come conti a consumo. Conti in cui le spese e le commissioni addebitate dipendono dal numero di operazioni che effettuiamo (ad un maggior numero di transazioni e operazioni corrisponde un maggior volume di spesa).

 

 

–          I conti in convenzione. Conti che beneficiano di sconti e/o agevolazioni specifiche, figlie di accordi precisi tra banca e cliente.

 

 

–          I conti a pacchetto. Questi ultimi prevedono il pagamento di un canone forfettario, che esclude il pagamento dei singoli servizi e delle singole operazioni.

 

 

Nell’articolo di oggi ci occuperemo nel dettaglio di questi conti a pacchetto, dando qualche informazione utile sul loro funzionamento. Ad esempio è sicuramente importante sapere che in alcuni casi il canone di cui sopra può comprendere anche servizi non direttamente legati alle transazioni sul conto: servizi quali carta di credito, home baking, bancomat, ma anche cassette di sicurezza, gestione del risparmio ed assicurazioni.

 

Se si parla di conti correnti a pacchetto è bene poi distinguere tra quelli con e quelli senza franchigia. Nel caso dei primi il canone include un numero limitato di operazioni gratuite. Nel caso dei secondi le operazioni gratuite sono illimitate.

 

Ogni caso è ovviamente storia a sé, ma tendenzialmente tutti coloro che fanno uso frequente del proprio conto corrente tendono a preferire una soluzione a pacchetto. Il consiglio che noi di CODICI ci sentiamo di darvi è quello di verificare con cura ed in anticipo il numero e la tipologia di operazioni incluse nel canone: questo per non rischiare di dovere sborsare cifre non preventivate in caso di operazioni extra.

 

Detto ciò il semplice costo annuo di un conto corrente a pacchetto non permette di farci un’idea concrete della sua convenienza. Da questo punto di vista sarebbe sempre bene verificare il cosiddetto ISC, ovvero l’Indicatore Sintetico di Costo: una voce che si trova all’interno dei fogli informativi sui conti correnti, che ci permette di individuare il costo indicativo annuo di un conto prendendo in considerazione diversi possibili profili di utilizzo e di operatività.