conto economico consolidato paPubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 227 del 30 settembre 2015 il COMUNICATO dell’ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA, recante: “Elenco delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato individuate ai sensi dell’articolo 1, comma 3 della legge 31 dicembre 2009, n. 196 e ss.mm. (Legge di contabilita’ e di finanza pubblica).”

 

Le amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato sono individuate in un elenco classificato dall’ISTAT. L’elenco è compilato sulla base di norme classificatorie e definitorie proprie del sistema statistico nazionale e comunitario (Regolamento UE n. 549/2013 sul Sistema Europeo dei Conti Nazionali e Regionali nell’Unione Europea – SEC2010). I criteri utilizzati per la classificazione sono di natura statistico-economica.

 

Ai sensi dell’art. 1, comma 3 della legge 31 dicembre 2009, n.196 e ss.mm. (Legge di contabilità e di finanza pubblica), l’Istat è tenuto, con proprio provvedimento, a pubblicare annualmente tale lista sulla Gazzetta Ufficiale.

 

Sulla base del Sec 2010, il Sistema europeo dei conti e, in particolare, delle indicazioni fornite nel Manuale sull’indebitamento netto e del debito delle AP, l’Istat predispone l’elenco delle unità istituzionali che fanno parte del settore delle Amministrazioni Pubbliche (Settore S13), i cui conti concorrono alla costruzione del Conto economico consolidato delle AP.

 

L’ISTAT, quale ente pubblico elabora i dati riferiti al conto economico consolidato delle amministrazioni pubbliche in Italia e i relativi aggregati sono elaborati in conformità alle regole fissate dal regolamento Ce n. 2223/96 (Sec95), dal Manuale sul disavanzo e sul debito pubblico, dal regolamento Ce n. 3605/93 (così come emendato dal regolamento Ce n. 475/2000), dal regolamento Ce n. 351/2002 sugli obblighi di notifica nell’ambito della procedura sui deficit eccessivi di cui al protocollo annesso al Trattato di Maastricht e dai regolamenti Ce n. 2103/2005 e n. 479/2009.

 

I dati relativi a tali elaborazioni sono trasmessi alla Commissione UE per monitorare gli andamenti di finanza pubblica e verificare la loro congruenza rispetto agli obiettivi definiti da ciascun paese con il proprio patto di stabilità e crescita.

 

In allegato l’elenco completo.