Per i Comuni sull’utilizzo dell’avanzo di amministrazione ci sono alcune novità, sopraggiunte dopo due importanti sentenze della Corte Costituzionale.
“Un passo importante verso la utilizzabilità degli avanzi di amministrazione; una svolta che va ora completata e che aiuterà i Comuni, specie quelli piccoli, a progettare e investire”. Così Roberto Pella, sindaco di Valdengo e vice presidente vicario Anci, che stamani in Conferenza Stato-città – in rappresentanza dell’Associazione – ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto del Ministero dell’economia e delle finanze contenente le indicazioni che città metropolitane, province e Comuni devono rispettare per la compilazione e l’invio del monitoraggio del saldo finale di competenza per l’anno 2018.
In sostanza si tratta del decreto che interviene dopo due importanti sentenze della Corte Costituzionale (n.247 del 2017 e n.101 del 2018), le quali hanno giudicato illegittima la limitazione dell’utilizzo dell’avanzo di amministrazione da parte dei Comuni, e conseguentemente l’attuale regolazione del saldo di competenza, aprendo di fatto la strada ad un totale e libero utilizzo degli avanzi di amministrazione. Le modifiche al decreto proposte oggi da Anci rafforzano il carattere meramente conoscitivo del monitoraggio, anche per valutare gli interventi di revisione delle sanzioni, in coerenza con il pronunciamento della Corte Costituzionale.
“Dopo una lunga stagione di tagli – ricorda Pella – le risorse che così si liberano consentiranno di rilanciare la spesa per investimenti, in particolare quella dei piccoli Comuni e delle aree interne del Paese, esposte a fenomeni di marginalizzazione sociale e produttiva, e allo spopolamento. Le stime Anci-IFEL dicono che, per i Comuni fino a 5.000 abitanti, lo sblocco degli avanzi consentirebbe di finanziare ulteriore spesa fino a circa 1,5 miliardi. Con il parere di oggi in CSC – conclude il vice presidente vicario – Anci richiama la necessità di accelerare il percorso verso la piena utilizzabilità degli avanzi già nel 2019, assieme ad un generale abbattimento delle sanzioni sugli eventuali sforamenti 2018”.