“Un autorevole intervento affinché le Prefetture adottino la massima cautela e attenzione nell’avvio delle procedure, a fronte delle obiettive difficoltà che i Comuni stanno incontrando” nel chiudere sia i bilanci previsionali che quelli consuntivi entro il prossimo 30 Aprile. Lo chiede il presidente dell’Anci Piero Fassino, in una lettera inviata al ministro dell’Interno Angelino Alfano, e alla luce del fatto che “registriamo da giorni e con maggior intensità in queste ore numerose e motivate segnalazioni circa la difficoltà a rispettare la scadenza del termine di approvazione del bilancio, nonché dei consuntivi. Segnalazioni che pervengono anche da numerosi Presidenti di ANCI regionali”.
Fassino ricorda che l’Anci aveva già manifestato preoccupazione “all’atto di fissazione della scadenza del 30 aprile, circa la complessità delle procedure e l’impegno a cui sono chiamati gli uffici, derivante anche dalla coincidenza dei due adempimenti”.
Il presidente dell’Anci sottolinea anche che l’Associazione “ha ulteriormente verificato la disponibilità a consentire uno slittamento di ulteriori 30 giorni, senza allo stato alcun riscontro positivo”. Secondo Fassino, infatti, non devono essere sottovalutate le complesse attività connesse alla redazione dei documenti contabili in scadenza. “Va in primo luogo considerata – spiega il Presidente – la sovrapposizione al 30 aprile delle scadenze relative al rendiconto 2015 e alle previsioni 2016, coincidenza mai prima d’ora registrata che investe il personale tecnico degli uffici finanziari comunali, fortemente provato anche dalle restrizioni finanziarie degli scorsi anni e dai perduranti limiti alle assunzioni. I documenti contabili in questione – prosegue – sono inoltre caratterizzati dalle numerose novità dovute alla progressiva entrata in vigore delle nuova contabilità armonizzata. Il passaggio alla nuova contabilità produce infine inevitabili ritardi nel processo deliberativo, nel corso del quale i diversi soggetti, dai revisori alle commissioni consiliari, devono essere posti nelle condizioni di ricevere chiarimenti e svolgere le rispettive funzioni con la necessaria consapevolezza”.
Da qui l’appello al Ministro, affinché “le Prefetture adottino la massima cautela e attenzione nell’avvio delle procedure, improntando la propria condotta alla massima collaborazione e concedendo quella flessibilità utile a consentire l’approvazione dei bilanci e dei consuntivi, tenendo conto che trattasi di un atto eminentemente politico che richiede un ampio dibattito democratico e che ogni intervento esterno ha delicate implicazioni in termini di autonomia politico-amministrativa locale”.
L’ANCI fa lacrime da coccodrillo. Incredibile faccia finta di preoccuparsi. Sapeva da molti mesi a quali difficoltà sarebbero andati incontro Sindaci ed i ragionieri dei Comuni, ma non ha chiesto il rinvio. Tanto le città metropolitane hanno tempo fino al 31 luglio. Andrea Soregaroli