comuni-nuove-regole-saldo-di-bilancioPiù autonomia e più risorse per i Comuni, le nuove regole sul saldo di bilancio. Il tutto #spiegatofacile dal responsabile dell’area Finanza locale dell’Anci Andrea Ferri.


Le novità e i vantaggi per i Comuni con il nuovo saldo di bilancio #spiegatofacile dal responsabile dell’area Finanza locale dell’Anci Andrea Ferri. Dal 1999 i Comuni erano sottoposti a regole di pareggio di bilancio che prevedevano anche risorse aggiuntive da portare al bilancio dello Stato.

“In pratica”, spiega Ferri, “una quota non irrilevante di soldi dei cittadini, che venivano dalle tasse e dalla gestione normale del bilancio di un Comune, veniva in qualche modo congelata, anche per periodi lunghi, per verificare le regole aggiuntive di bilancio che oggi, finalmente sono abolite”. L’abolizione di queste regole (patto di stabilità, saldo di competenza) permetterà ai Comuni italiani di usare liberamente gli avanzi di bilancio che ogni anno si producono. Uno sblocco di risorse che darà ulteriore impulso – in particolare – agli investimenti comunali, per un importo complessivo (avanzi, stanziamenti in attesa di utilizzo e contributi statali e regionali) che Ifel valuta in 15 miliardi di euro.

Nella legislazione italiana riguardante le amministrazioni comunali, l’equilibrio è l’obbligo di pareggio tra il totale delle entrate e il totale delle spese iscritte nel bilancio di previsione, a cui si aggiunge l’obbligo di coprire le spese correnti (ovvero di gestione) con le sole entrate correnti (Entrate tributarie, Entrate derivanti da trasferimenti, Entrate extratributarie).

Il Testo Unico degli Enti Locali (T.U.E.L.) stabilisce che il bilancio di previsione debba sempre chiudersi con il pareggio tra le entrate accertate e le spese impegnate.

L’obbligo di pareggio nel bilancio di previsione garantisce ai cittadini che l’ente comunale non spenda di più di quanto a sua disposizione (e che, quindi, le spese siano maggiori delle entrate), e allo stesso modo obbliga il Comune a programmare interamente come intende disporre delle risorse a sua disposizione a favore dei cittadini (la cosiddetta, capacità di spesa).