Con provvedimento del 6 settembre 2018 è stata disposta l’erogazione del contributo, anno 2018, spettante ai comuni per la partecipazione dei medesimi all’attività di accertamento fiscale e contributivo per l’anno 2017.
Il pagamento in questione è stato sospeso, ai sensi dell’articolo 161, comma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, nei confronti degli enti che non hanno trasmesso al Ministero dell’interno le certificazioni sui principali dati del bilancio di previsione e del rendiconto della gestione, nonché nei confronti degli enti che non hanno adempiuto alla trasmissione del questionario SOSE.
Si comunica che un ulteriore pagamento sarà disposto entro la chiusura della contabilità finanziaria del corrente esercizio finanziario, presumibilmente fissata tra fine novembre e la prima decade di dicembre 2018, nei confronti degli enti che prima di detto termine avranno regolarizzato la propria posizione provvedendo all’invio dei certificati di bilancio e/o del questionario SOSE.
Gli importi attribuiti a ciascun ente, visualizzabili dal prospetto allegato, sono stati comunicati dal Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento delle finanze – Direzione studi e ricerche economico fiscali.
L’accertamento tributario, secondo la legge italiana, è il complesso degli atti della pubblica amministrazione volti ad assicurare l’attuazione delle norme impositive.
In sostanza, gli enti locali, attraverso il loro coinvolgimento partecipato, possono realizzare l’ampliamento dell’azione di contrasto all’evasione fiscale trasmettendo all’Agenzia delle Entrate o alla Guardia di finanza apposite “segnalazioni qualificate”, mediante l’utilizzo di appositi canali telematici, costituite da informazioni – non solo anagrafiche, ma anche riguardanti atti e negozi sospetti – relative ai soggetti per i quali sono rilevati e segnalati fatti che evidenziano, senza ulteriori elaborazioni logiche, comportamenti evasivi ed elusivi.