comuni-differenza-consistenza-cassa-vincolataLa risposta ad un quesito in materia di bilancio e contabilità, nello specifico relativamente alla differenza sulla consistenza della cassa vincolata per i Comuni, a cura del Dottor Andrea Bufarale.


L’ufficio finanziario del nostro Comune, ha riscontrato, rispetto alle risultanze del tesoriere per l’esercizio 2020, una piccola differenza sulla consistenza della cassa vincolata. Siamo a richiedere un vostro parere sulla possibilità di procedere alla regolarizzazione di tale situazione senza l’emissione di un mandato di pagamento o comunque conoscere le operazioni da compiere per svincolare tale importo e se occorre precisarlo nel rendiconto.

a cura di Andrea Bufarale

Comuni, differenza sulla consistenza della cassa vincolata

Per rispondere al quesito proposto occorre innanzitutto far riferimento alla FAQ di Arconet 22 novembre 2019 n. 34 corrispondente al caso in argomento.

Infatti, secondo la commissione Arconet, è da escludersi la possibilità di effettuare l’operazione indicata nel quesito, così come non lo è per qualsiasi altro tipo di pagamento, senza la emissione di un mandato e pertanto bisogna procedere come segue, a seconda se l’importo della propria cassa vincolata sia maggiore o minore rispetto a quello risultante in tesoreria.

Se un ente deve incrementare l’ammontare delle risorse vincolate rispetto a quelle esistenti effettua le seguenti registrazioni in contabilità finanziaria dovrà effettuare le seguenti operazioni:

  • impegna ed emette un ordine di pagamento, di importo pari a quello dell’incremento della cassa vincolata, a valere dell’unità elementare di bilancio cui è attribuita la seguente codifica del modulo finanziario del piano dei conti integrato U.7.01.99.06.002 “Destinazione incassi liberi al reintegro incassi vincolati ai sensi dell’art. 195 del TUEL“. L’ordine di pagamento è versato in entrata al bilancio dell’ente e non presenta l’indicazione di cui all’art. 185, comma 2, lettera i), del TUEL, in quanto trattasi di pagamento di risorse libere. L’entrata è registrata attraverso l’operazione di cui al punto 2);
  • accerta ed emette una reversale di incasso, di importo pari alla spesa di cui al punto 1), a valere dell’unità elementare di bilancio cui è attribuita la seguente codifica del modulo finanziario del piano dei conti integrato E.9.01.99.06.002 “Reintegro incassi vincolati ai sensi dell’art. 195 del TUEL”.

L’ordine di incasso presenta l’indicazione di cui all’art. 180, comma 3, lettera d), del TUEL, che trattasi di incasso di entrate a destinazione vincolata.

Nel caso invece in cui un ente debba ridurre l’ammontare delle risorse vincolate rispetto a quelle esistenti in quanto di importo superiore a quello previsto dal rispetto degli artt. 180 e 195 del TUEL (liberando risorse), deve effettuare le seguenti registrazioni in contabilità finanziaria: impegna ed emette un ordine di pagamento, di importo pari a quello dell’incremento della cassa libera, a valere dell’unità elementare di bilancio cui è attribuita la seguente codifica del modulo finanziario del piano dei conti integrato U.7.01.99.06.001

“Utilizzo incassi vincolati ai sensi dell’art. 195 del TUEL”. L’ordine di pagamento è versato in entrata al bilancio dell’ente e presenta l’indicazione di cui all’art. 185, comma 2, lettera i), del TUEL, che trattasi di pagamento di risorse vincolate.

L’entrata è registrata attraverso l’operazione di cui al punto 4;

accerta ed emette una reversale di incasso, di importo pari alla spesa di cui al punto 3), a valere dell’unità elementare di bilancio cui è attribuita la seguente codifica del modulo finanziario del piano dei conti integrato E.9.01.99.06.001 “Destinazione incassi vincolati a spese correnti ai sensi dell’art. 195 del TUEL”.

L’ordine di incasso non presenta l’indicazione di cui all’art. 180, comma 3, lettera d), del TUEL, in quanto, trattasi di incasso di entrate libere.

 


Fonte: articolo di Andrea Bufarale [tratto da risponde.leggiditalia.it]