Una panoramica sulle società pubbliche che fanno capo a molti enti locali tra settori come l’energia e, soprattutto, l’acqua, e quelli come gli autobus e i trasporti. Quali sono i compensi riservati a queste società e ai loro amministratori?
Secondo l’ultimo rapporto R&S sfornato da Mediobanca nei cinque anni compresi fra il 2011 e il 2015 queste partecipate occupano quasi 150 mila dipendenti e hanno conseguito utili per 2 miliardi e mezzo. Ma è pur vero che quei profitti sono da ascrivere pressoché tutti alle imprese energetiche.
Le aziende di trasporto locale, e soprattutto quelle in condizioni peggiori, sono quelle che presentano i costi più elevati in rapporto alla produzione.
La Regione Lombardia è l’ente locale più generoso in termini di compensi per gli amministratori delle società partecipate. Secondo l’indagine annuale di Mediobanca, il compenso medio nel 2016 è ammontato a 111mila euro per le posizioni apicali nelle società partecipate e risulta in aumento del 3% sul 2010. Al secondo posto la Regione Lazio con oltre 85mila euro (-5,5% dal 2010) ma con un monte retributivo di 1,1 milioni (855mila per la Lombardia). Sull’ultimo gradino del podio, a sorpresa, la Basilicata che eroga compensi di quasi 83mila agli amministrori delle proprie partecipate (-8,7% dal 2010).La media dei compensi supera di poco i 42mila per le posizioni apicali.
La disciplina dei vincoli finanziari agli emolumenti degli amministratori di società partecipate da enti locali è stata oggetto di plurimi interventi interpretativi da parte delle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, anche sotto il profilo dei rapporti fra le limitazioni poste dalla legge finanziaria per il 2007 (riferite specificatamente alle sole società partecipate da enti locali) e quelli introdotti dall’art. 4 del citato decreto-legge n. 95 del 2012 (riferiti a tutte le società partecipate da enti pubblici).
Il mondo delle partecipate locali è spesso oggetto anche di polemica politica, soprattutto in tema di costi e potenziale spending review. Ebbene, su questo fronte Mediobanca informa che fli Enti locali esprimono 1.831 nomine nei Cda, di cui 833 in posizioni apicali: in media 17 per Comune, 9 per Provincia e 29 per Regione. Gli emolumenti medi percepiti dai rappresentati delle Regioni sono i più elevati e negli ultimi 5 anni hanno subìto la minore decurtazione.