gazzetta, bilaterale, codici tributoPronti i codici tributo che “piccoli” imprenditori, professionisti e artisti dovranno indicare nell’F24 per versare acconti e saldo dell’imposta forfetaria del 15%, sostitutiva delle imposte sui redditi, delle addizionali regionale e comunale e dell’Irap, relativa al nuovo regime agevolativo messo in campo dalla legge di stabilità 2015 (articolo 1, commi da 54 a 89, legge 190/2014).

 

Il trattamento di favore introdotto dalla legge 190/2014 semplifica gli adempimenti e favorisce le persone fisiche che svolgono determinate attività individuali di dimensioni ridotte.

 

Possono optare per il nuovo sistema, dal 2015, le persone fisiche che svolgono attività d’impresa, arti e professioni, in forma individuale, con ricavi o compensi che non superano determinati importi. Tra i vantaggi previsti dal regime, la semplificazione delle modalità di calcolo dell’imponibile, determinato applicando all’ammontare dei ricavi o compensi il coefficiente di redditività diversificato in base al codice Ateco identificativo dell’attività svolta (allegato 4 della legge di stabilità 2015). All’imponibile così determinato, va applicata l’imposta sostitutiva del 15 per cento.
Il nuovo regime chiama nuovi codici tributo, che arrivano con la risoluzione 59/E dell’11 giugno 2015:

 

  • 1790” (acconto prima rata)

 

  • 1791” (acconto seconda rata o in unica soluzione)

 

  • 1792” (saldo).

 

Il loro posto è nella sezione “Erario”, in corrispondenza delle somme riportate tra gli “importi a debito versati” (il solo “1792” è utilizzabile anche per gli “importi a credito compensati”); l’“anno di riferimento”, è il periodo d’imposta cui si riferisce l’imposta da versare.

 

In caso di pagamento rateale, nel campo “rateazione/regione/prov./mese rif.” va evidenziato il numero della rata (due cifre per indicare la rata in pagamento, altre due per il numero complessivo delle rate); se si sceglie il pagamento in un’unica soluzione, va scritto “0101”.